Ma i calciatori inglesi dove sono?

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Chi è avvezzo alla lettura quotidiana dei giornali sportivi, soprattutto in materia calcistica, sa bene che, come ogni anno, questo è il momento in cui viene resa nota la lista dei 23 giocatori che possono avere legittime e concrete ambizioni di vincere il pallone d’oro per l’anno 2013.
Ed infatti la FIFA anche questa volta non ha mancato di diramare i nominativi ed in Gran Bretagna non sono mancate osservazioni e polemiche.
Tralasciando le discussioni più o meno sterili sui metodi di assegnazione del premio, sulla sua affidabilità e sull’importanza che esso può avere nell’opinione pubblica per valutare la grandezza di ogni singolo atleta, è interessante notare per questa analisi come, se da un lato la Premier League in sè è ben rappresentata da tanti giocatori di squadre inglesi, dall’altro lato è facile notare l’assenza di giocatori nati in Inghilterra.
Questo dato ha ovviamente destato clamore presso i sudditi di Sua Maestà, i primi ad applaudire nel lontano 1956 il primo pallone d’oro della storia, il celebre Stanley Matthews.
The Telegraph analizza la situazione dei giocatori inglesi più rinomati cercando di valutare chi avrebbe potuto far parte di quel gruppo di nominativi.

Cominciando dai portieri, le quotazioni di Joe Hart, come detto in un precedente articolo, sono letteralmente crollate dopo la serie di errori inanellati nell’ultimo anno, mentre, oltre all’ascesa di Neuer, altri interpreti si sono dimostrati solidi ed affidabili.
Continuando dalla difesa Terry e Cole hanno spesso avuto problemi di infortuni che li hanno tenuti fuori a più riprese, per di più il capitano dei Blues ha avuto problemi disciplinari in più di un’occasione.
Walker ha subìto la concorrenza di altri esterni quali Dani Alves, Philip Lahm, Marcelo ed ha raccolto risultati non eccelsi con il Tottenham.
A centrocampo anche Gerrard ha avuto parecchi problemi di salute che gli hanno impedito di dare continuità alla sua immensa classe, come pure Wilshere. Le prestazioni di Liverpool ed Arsenal non hanno contribuito a tenere alte le quotazioni dei due giocatori della nazionale britannica.
A parere di chi scrive resta inspiegabile l’esclusione dell’altra colonna dei blues, Frank Lampard.
Per quel che riguarda infine l’attacco, Rooney ha sofferto molto l’arrivo di Van Persie, che, se non ha nuociuto ai meccanismi dei diavoli di Manchester, ha quantomeno intaccato i rapporti tra sir Alex e Wazza Wazza provocando parecchie panchine e tante partite giocate a spezzoni in un ruolo che Wayne non sentiva suo.
Quanto detto non intacca in alcun modo l’importanza ed il grande valore del campionato inglese che si conferma quantomai interessante e con tantissime valide formazioni.

Edoardo Orlandi

@EdoardoO83

Edoardo83
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