“Dove si firma ?” (Dick Advocaat dopo aver preso visione della classifica post-monday night)
“Tony Pulis in Championship ? Impossibile” (Tifoso dell’Arsenal qualsiasi)
Mi rendo conto che recitare il requiem dopo una sola partita può sembrare inopportuno, ma il revival andato in onda sabato, nelle modalità più che nel risultato, farebbe perdere le speranze anche a Tonino Guerra. Credevamo di aver archiviato la scorsa stagione, e invece ci siamo portati dietro i fantasmi di Southampton, Crystal Palace e Aston Villa, flash-back opera di sceneggiatori da quattro soldi, ahi-noi inevitabili.
La legnata patita a Leicester temo possa essere la prima di una lunga serie se nel Tyne and Wear nessuno muoverà un dito per portare allo Stadium of Lights giocatori che abbinino alle ottime qualità tecniche un livello di concentrazione sopra la media e una capacità di leadership naturale, che trascini una squadra molle e fragile. Dubito che Mvila, l’ultimo tassello del mercato estivo che domenica ha debuttato con la squadra riserve beccando un rosso diretto, abbia nel suo bagaglio anche solo la metà di ciò che serve a Dick Advocaat per costruire una squadra in grado di offrire prestazioni appena sopra il livello di decenza, il minimo indispensabile per non assistere a debacle come quella dello scorso sabato.
Si fa fatica a capire dove la dirigenza dovrà agire. In difesa Coates e Kaboul sono riusciti nell’impresa di far rimpiangere Brown e Oshea, coadiuvati dalle orripilanti prestazioni dei terzini, in un quartetto difensivo da film horror. A centrocampo la sostituzione di Cattermole dopo 30 minuti, con la fascia di capitano addosso, deve far riflettere tanto quanto il passaggio della suddetta ad Adam Johnson, vice capitano in attesa di giudizio. Davanti Lens non ha impressionato, ma qui credo sia giusto soprassedere e rimandare ogni commento alla prossima settimana.
Dick Advocaat intanto progetta il cambio di modulo. A detta del manager olandese per riproporre il 4-3-3 occorrerà agire sul mercato e prendere un attaccante che possa sostenere fisicamente il ruolo, difendere palla e far salire la squadra consentendole di rifiatare. Con la cessione di Wickham al Palace e con Fletcher incapace di dare garanzie nonostante la rete e la buona prestazione contro il Leicester, la dirigenza pare aver puntato su Jordan Rhodes, attaccante classe 90′ in forza al Blackburn. Un metro e ottantacinque, abile palla al piede, lo scozzese sembra l’identikit ideale per esaudire le richieste di Advocaat. Se Rhodes arriverà non escludo si possa tornare al 4-4-2 (ammirato, ca va san dire, per oltre un’ora questo sabato) con Defoe accanto e Lens e Johnson a presidiare le ali.
Chiudo infine con un interrogativo: é possibile che in questo Sunderland non ci sia spazio per un giocatore affidabile e tecnicamente valido come Emanuele Giaccherini ? Voglio credere che l’italiano non abbia ancora del tutto recuperato dal brutto infortunio che lo ha costretto a saltare buona parte della scorsa stagione e non sia quindi al meglio, altrimenti si fa davvero fatica a comprendere le ragioni di una scelta così netta. Probabilmente l’eventuale imminente cambio di modulo non lo aiuterà a ritagliarsi uno spazio, ma la versatilità è sempre stata una caratteristica di Emanuele. Non ci resta che sperare che Dick gli conceda un’occasione.
#HAWAYTHELADS
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