GOONERS CORNER – Arsenal ancora in serie positiva

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Se avessi un Euro per ogni volta che l’Arsenal è capace di mettersi in difficoltà da solo, oggi sarei straricco.
Doveva essere un tranquillo sabato pomeriggio in quel dell’Emirates: avversario abbordabile, squadra in uno splendido stato di forma, doppio vantaggio dopo soli 30 minuti dall’inizio del Match… Invece, complice la “giornataccia” di Xhaka, ci troviamo al triplice fischio finale, completamente esausti fisicamente e mentalmente, pur non essendoci mossi dal divano.
Il primo tempo si apre sotto i migliori auspici:lo Swansea in campo sembra essere davvero “messo male”; nonostante l’arrivo di Bob Bradley i gallesi in difesa ballano in maniera imbarazzante e il solito Theo Walcott castiga per ben 2 volte l’Ex Lukas Fabiansky. In puro stile Arsenal diamo la partita già per vinta,
ed abbassiamo stupidamente il ritmo. Così Gilfy Sigurdsson, complice il regalo di Xhaka, firma il momentaneo 2-1 appena prima dell’intervallo. Dal rientro dagli spogliatoi l’Arsenal alza nuovamente il baricentro e stavolta è Mesut Özil a firmare il 3-1 con uno splendido sinistro al volo imbeccato dall’Assist al bacio di Alexis Sanchez. Ecco questa rete è l’autentico spartiacque del Match: da questo momento in poi, infatti, la squadra esce letteralmente dal campo… Dopo il 3-2 di servito da Barrow(autentica spina nel fianco per la nostra difesa) iniziamo a sbagliare l’impossibile, fatichiamo a ripartire e, all’espulsione di Xhaka, tutti avrebbero immaginato il 3-3 finale.
Gli ingressi di Gibbs e Chamberlain invece ridanno un minimo di profondità alla manovra, arrivano anche un paio di occasioni clamorosamente sprecate nei minuti finali e il solito Petr Cech a difendere la porta con le unghie e con i denti salvando il risultato finale.
Al triplice fischio dell’arbitro, complici i 2 pareggi di Totthenam e Manchester City, ci troviamo in testa al campionato,seppur a pari punti, con la sesta vittoria consecutiva…Averlo fatto senza il “batticuore”finale non avrebbe reso tutto così bello.

Quando giochiamo così, siamo una gioia per gli occhi. Settima vittoria consecutiva, 6 gol fatti, 0 subiti e passaggio del turno praticamente ipotecato. Notti europee del genere non capitano spesso… Partita in discesa già nella prima frazione, dove l’ormai solito Theo Walcott raddoppia alla prima segnatura di Alexis Sanchez (splendido tocco sotto che fa alzare in piedi i 60 mila dell’Emirates), mettendo in ghiaccio il risultato, già dopo i primi 45 minuti. Il secondo tempo si trasforma rapidamente in una sorta di partitella agonistica con i giocatori del Ludogorets, impegnati semplicemente a trovare modi per placare la foga degli 11 in maglia bianco rossa , ma con scarsi risultati. Al triplice fischio dell’arbitro, infatti, il risultato è di 6-0: alle reti di Sanchez e Walcott si aggiungono quelle di Chamberlain e la tripletta di  Özil (doppio assist di Lucas Perez entrato dalla panchina). Sabato ospitiamo il Middlesbrough e sarà tutta un’altra musica; bisogna tornare appena possibile con i piedi per terra.

Ogni partita in Premier è un’incognita; bisognava essere bravi a non farsi sorprendere da un Middlesbrough che, di certo, non veniva da un buon momento di forma ed anche per questo avrebbe reso più cara la propria pelle. I ragazzi di Karanka riescono, anche grazie all’assenza di Cazorla, ad imbrigliare la manovra Red and White” per 90 minuti, riuscendo più volte già nella prima frazione a rendersi pericolosi con rapide ripartenze. Per 90 minuti, con 11 uomini davanti alla porta difesa da Victor Valdes, è difficile fare meglio, l’assenza di un classico “Nove” (Oliver Giroud) ha reso il tutto assolutamente più difficile e complicato, tanto che, al fischio dell’arbitro, lo 0-0 sembra essere anche il risultato più giusto per quello che si è visto in campo. Non c’è tempo nemmeno per preoccuparsi più di tanto per il primo Stop dopo la settima vittoria consecutiva, si torna già in settimana in campo, sia pur per la Coppa di Lega.

Eduardo
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