WEST HAM – Contestazione e rissa dei tifosi dopo la sconfitta con il Burnley

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Il pesante 0-3 contro il Burnley fa scoppiare la contestazione dei tifosi del West Ham. Al London Stadium è successo di tutto: invasione dei tifosi, scontri con il capitano, proteste feroci nei confronti della società..

Un sabato di ordinaria follia è quello che è andato di scena al London Stadium: difficile immaginare una giornata peggiore per il West Ham.
Al 66′ minuto di gioco si è scatenato un subbuglio generale in seguito al vantaggio del Burnley grazie al gol di Ashley Barnes. È stata la goccia che fa traboccare il vaso: alcuni tifosi hanno invaso il campo, uno se l’è presa con Mark Noble, il quale ha reagito placcandolo dopo uno scontro fisico per poi consegnarlo agli steward.

Ma non è finita qui. Il match è ripreso e la squadra ospite va a segno altre due volte con Wood che realizza una doppietta, la prima rete personale al 70’, la seconda all’81’. Ed è qui che è scoppiato il putiferio: Gold e Sullivan, proprietari del club, sono stati pesantemente contestati e costretti ad abbandonare lo stadio anzitempo per motivi di sicurezza.

Al triplice fischio finale è stato Noble, centrocampista e capitano del West Ham a commentare il clima da guerriglia e a giustificare il suo gesto: “Non stiamo facendo bene, lo sappiamo. L’umore dei tifosi può cambiare soltanto grazie alle vittorie, ma io sono un essere umano: se qualcuno mi si avvicina devo reagire per forza per difendermi. Così è stato per me e anche per i miei compagni. Oggi sembrava che i tifosi stessero pianificando qualcosa…

Lo stesso West Ham si è affrettato a diramare un comunicato ufficiale nel quale annuncia di aver aperto un’indagine sugli avvenimenti violenti che hanno visto coinvolta la propria tifoseria: “Il West Ham ha immediatamente lanciato un’indagine approfondita e completa sugli avvenimenti che hanno rovinato il secondo tempo della partita con il Burnley e si impegna a intraprendere tutte le azioni necessarie e appropriate. È stata convocata una riunione di emergenza con tutte le parti del London Stadium interessate. Detto ciò, non ci saranno ulteriori commenti in questo momento“.