FOCUS – Il football in Cornovaglia tra sogni e tradizioni

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Next stop, Cornovaglia. Piccolissima contea del Sud-Ovest inglese, dà il suo nome anche alla molto più famosa penisola che si protende nell’Atlantico, e che comprende le conteee del Somerset e del Devon.
Storicamente riconosciuta come una delle sei nazioni celtiche, ancora oggi vede in uso la lingua cornica, un misto tra bretone e gaelico che è motivo di orgoglio per il movimento indipendentista. Alla Cornovaglia appartiene anche il distretto insulare delle Scilly, che però hanno la particolarità di avere una quasi totale autonomia amministrativa.
Paesaggisticamente e storicamente, inutile dirlo, è una delle località più belle della Gran Bretagna e forse addirittura di tutta l’Europa del Nord, con le antiche vestigia dell’età del bronzo, le costruzioni megalitiche celtiche, i castrum romani e le fortezze normanne. Il turismo è decisamente la risorsa principale di questa regione ma, come in tutta la Britannia, il football continua ad attirare migliaia di curiosi e di romantici, alla continua ricerca di quel vecchio spirito oramai morente.

Tutto questo potrebbe sembrare alquanto paradossale, vista la praticamente totale assenza di squadre professionistiche e la sola presenza del Truro City (squadra dell’unica città densamente popolata della zona), che occupa appena il nono gradino della piramide del calcio inglese. Lo stadio di casa è il Treyew Road, quattromila posti di cui più della metà in standing area, con le tradizionali terraces di cemento armato a fare da padrone.
Nelle serie ancora inferiori, e parliamo quindi di non-League, incontriamo il campionato chiamato “South West Peninsula Premier“, nome davvero caratteristico ma esplicativo in tutto e per tutto, laddove partecipano club che si richiamano, sia per tradizione che per seguito di pubblico, alle vetuste tradizioni corniche: il Saltash United, l’AFC St. Austell, il Falmouth Town. Gli stadi sono tutte piccole, anzi minuscole, bomboniere dalla capienza di un massimo di settemila spettatori, ma la cosa unica e particolare è l’atmosfera chiaramente percepibile, quasi come fosse un prolungamento dei desideri d’indipendenza della popolazione e di un fanciullesco sogno di catarsi purificativa.
Un’esperienza senz’altro da provare, così come quella di conoscere da vicino le squadre di quartiere appartenenti a cittadine ridenti e fiere quali Launceston, Porthleven ed altre; i derby, inutile precisarlo, sono innumerevoli e sempre molto “hot”, da qualsiasi punto di vista essi vengano vissuti o esaminati.

Le rivalità di campanile sono molteplici ed ogni singola cittadina reclama la propria supremazia calcistica sulle altre, pur essendo accomunati tutti dall’appartenenza cornica. Tutte le squadre della Cornovaglia, blasonate o meno, sono affiliate alla Cornwell F.A. e prendono parte ad un grande ed avvincente torneo denominato Senior Cup.
Se vi dovesse venir voglia di calcio pulito, incontaminato e privo di affarismo senza scrupoli, allora consigliamo vivamente un salto in Cornovaglia.

Gabriele Fumi