FORMAZIONI INIZIALI:
#SaintsFC team vs @chelseafc: Forster, Yoshida, Fonte (c), Alderweireld, Targett, Wanyama, Schneiderlin, S. Davis, Tadić, Mané, Pellè.
— Southampton FC (@SouthamptonFC) 28 Dicembre 2014
Team v Southampton: Courtois; Ivanovic, Cahill, Terry (c), Filipe Luis; Matic, Mikel; Schurrle, Fabregas, Hazard; Diego Costa. #CFC
— Chelsea FC (@chelseafc) 28 Dicembre 2014
Match ad alta quota quello del Saint Mary’s. Scendono in campo i padroni di casa del Southampton reduci da due vittorie consecutive che gli sono valse l’aggancio alla zona Champions e il Chelsea di José Mourinho ormai da inizio stagione al primo posto in classifica.
Koeman deve fare a meno dei suoi due terzini titolari, Clyne e Bertrand, entrambi fuori per piccoli problemi fisici; i Blues, invece, sono al completo anche se il tecnico portoghese ha optato per un leggero turnover visti i tanti impegni così ravvicinati.
PRIMO TEMPO– La partita parte con un dominio del possesso palla degli ospiti e il Southampton attende un errore della manovra avversaria per ripartire. Il match è maschio, nessuno tira la gamba indietro.
Il trio offensivo dei Saints punge al 17°: sponda di Pellé sulla trequarti, riceva Tadic leggermente più indietro e di prima invola Mané verso la porta; il senegalese è a tu per tu con Cortouis e con un facile pallonetto la infila in rete. 1-0 a sorpresa per un brillante Southampton sempre perfetto nel ripartire.
Fabregas è come sempre tre i migliori dei suoi. Per due volte riesce a infiltrarsi in area di rigore avversaria saltando con pregevole fattura i diretti avversari; tuttavia, il fenomeno ex Barca, non riesce a servire con precisioni i compagni. Bravo ma non efficace lo spagnolo.
Con il passare dei minuti la pressione dei Blues aumenta sempre di più ma i Saints in ripartenza mettono sempre paura ai tanti sostenitori londinesi giunti nel sud dell’Inghilterra.
Forse il peggiore del Chelsea in questa prima frazione, Eden Hazard, nei minuti di recupero pareggia: Fabregas lo lancia in aria di rigore e dopo essere rientrato sul piede destro e aver evitato Yoshida e Aldeweireld, piazza la palla lì dove Forster non può arrivare. 1-1 ed equilibrio ristabilito giusto prima della pausa.
SECONDO TEMPO– Mourinho si gioca subito la carta Willian, giocatore fondamentale per il suo 4-2-3-1; Schurrle non l’ha convinto a pieno e gli concede solo 45 minuti.
E’ un Chelsea arrembate questo della ripresa: pressione costante e baricentro alto per la capolista che però non riesce a trovare lo spiraglio giusto per passare in vantaggio. Il Southampton per i primi 20 minuti si difende soltanto senza riuscire a sviluppare gioco. Hazard grazie alla rete trovata sul finire del primo tempo cambia marcia e diventa il principale grattacapo per la retroguardia Saints. Al 60° arriva per lui un importante palla gol che però termina di poco larga.
Nonostante gli uomini di Koeman provino ad avanzare e ad alzare la linea difensiva la pressione del Chelsea è tanto costante quanto intensa ed il copione del match prosegue sulla stessa falsa riga.
L’espulsione all’88° di Schneiderlin e l’ingresso di Drogba e Remy non riescono a mutare il risultato che al 90° più 5 minuti è sempre il medesimo: Southampton-Chelsea 1-1.
Match godibile al Saint Mary’s nonostante non siano fioccate troppe palle gol. L’intensità e l’aggressività, anche grazie ad una direzione molto concessiva di Taylor, l’hanno fatta da padrone.
Il Southampton dopo questo match può essere soddisfatto sia per il risultato che per la tenuta difensiva e mentale che è riuscito a mantenere durante tutto l’arco del match.
Il Chelsea non ha granché da rimproverarsi, ci ha provato in tutti i modi a fare sua questa partita ma ha trovato difronte un avversario molto organizzato che ha saputo resistere alle tante “spallate” che ha tirato per buona parte del match.
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