C’era una volta il Manchester United di Yorke e Cole

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13 Aug 2000: Andy Cole (left), Manchester United manager Alex Ferguson (centre) and Dwight Yorke (right) of Manchester United walk off after the Charity Shield match against Chelsea played at Wembley Stadium, in London. Chelsea won the match 2-0. Mandatory Credit: Stu Forster /Allsport

20 agosto 1998. Dwight Yorke arriva al Manchester United dall’Aston Villa per poco meno di 13 milioni di sterline. Nelle ultime tre stagioni l’attaccante di Trinidad e Tobago ha segnato con i Villans 61 gol complessivi tra Premier League e coppe. Il suo acquisto fa però storcere il naso alla critica. Nella rosa del Manchester United c’è già un attaccante con caratteristiche simili. Si tratta di Andy Cole, che Ferguson ha voluto nel gennaio 1995 acquistandolo dal Newcastle. Cole è reduce da una stagione con 25 reti segnate in 45 gare, ma molti ritengono che l’arrivo di Yorke possa chiudergli spazi e ipotizzano per lui una possibile cessione. Non sarà niente di tutto ciò.

Con un’intuizione delle sue, Sir Alex Ferguson decide che Yorke e Cole saranno la coppia d’attacco titolare del Manchester United nella stagione 1998-1999. Ed è subito show. Ne nasce un feeling speciale, un amore a prima vista, come confermerà Cole anni dopo: “Giocare con lui sin dall’inizio fu come quando ti innamori subito di una bella donna. Tutto era al suo posto. Se lui eseguiva un movimento io facevo l’opposto. Non avevamo mai dibattiti, eravamo in simbiosi su tutto”. In campo sembrano conoscersi da sempre, si trovano a memoria. Talmente simili da essere uniti anche dall’età (entrambi nati nel 1971, a neanche 20 giorni di distanza) e dalle origini. Li chiamano i Soul Brothers per un legame che in campo appare fraterno oppure Calypso Boys, come la musica di quei Caraibi il cui sangue scorre nelle loro vene. Yorke infatti è nato a Canaan, sull’isola di Tobago, mentre Cole a Londra da genitori giamaicani.

Nella prima stagione insieme segnano la bellezza complessiva di 53 gol tra coppe e Premier League. Le loro giocate in tandem ammaliano il pubblico dell’Old Trafford, perché il più delle volte è l’uno a fornire all’altro l’assist decisivo. In quello stesso anno centrano lo storico Treble: Premier League, FA Cup e Champions League. E poco importa se nella finale di Barcellona segneranno quelle che sono le due riserve, Teddy Sheringham e Ole Gunnar Solskjaer. Lo United senza di loro non avrebbe mai potuto centrare quell’impresa, chiedere alla Juventus di Ancelotti eliminata in semifinale grazie ai loro decisivi gol siglati a Torino.

L’anno successivo lo United conquista ancora la Premier League e i due totalizzano 46 reti complessive. Vinceranno la Premier anche la stagione successiva, per il terzo anno consecutivo, ma stavolta non da protagonisti. La coppia d’attacco scelta da Ferguson è infatti composta da Sheringham e Solskjaer. Insieme sigleranno comunque 25 gol. Con l’arrivo di Ruud van Nistelrooy la coppia si separerà, ma solo per poco. Cole finirà al Blackburn nel mercato invernale. Yorke lo raggiungerà ai Rovers in estate. Giocheranno insieme per altre due stagioni.

Non riusciranno a ripetere i numeri messi insieme al Manchester United, ma ad oggi sono la coppia gol più prolifica della storia della Premier League e insieme hanno costituito una delle coppie d’attacco più forti di tutti i tempi. Ancora oggi se si pensa a quei Red Devils non possono non tornare alla mente le giocate di quel fantastico duo. Da allora il nome dell’uno resta sempre associato all’altro, come tra fratelli. Soul Brothers forever.