Arsenal-Southampton: i Gunners riescono a spuntarla in 11 contro 10
Formazioni:
#Arsenal v Southampton: Martinez, Chambers, Mertesacker, Koscielny, Monreal, Flamini, Ramsey, Cazorla, Oxlade-Chamberlain, Alexis, Welbeck
— Arsenal FC (@Arsenal) 3 Dicembre 2014
#SaintsFC team vs @Arsenal: Forster, Clyne, Fonte (c), Alderweireld, Bertrand, Wanyama, Cork, S. Davis, Tadić, Long, Pellè. — Southampton FC (@SouthamptonFC) 3 Dicembre 2014
Marcatori: Sanchez 89′
Fino a un anno fa questa partita non sarebbe stata considerata un big match: ormai è quasi scontato dirlo, ma il Southampton di Koeman è una squadra con i controfiocchi, robusta e in grado di mantenere il livello raggiunto. Va detto anche però che con le concorrenti più blasonate non ha saputo cavare fuori neanche un punto: dopo aver perso alla prima con il Liverpool (2-1), l’undici di Koeman è tornato a casa a mani vuote dalla trasferta di White Hart Lane (1-0 contro il Tottenham) e ha perso male nell’ultimo turno di campionato a spese del Manchester City (0-3). L’Arsenal di Wenger viene da una vittoria sotto tono in trasferta, sul campo del West Bromwich, prima vittoria dopo quella casalinga del 1 novembre contro il modesto Burnley. Bisogna considerare i Gunners come una delle big? A detta del loro allenatore, senz’altro: “You have to consider them contenders for the top four“, tenendo conto, come ha sottolineato Wenger, che il Southampton non disputa le coppe europee e ha quindi la possibilità di una preparazione più accurata. “Ronald Koeman ha fatto molto bene”, ha detto il francese nella conferenza stampa pre-partita. “È arrivato senza fare troppo rumore e ha fatto un ottimo lavoro. È sempre difficile affrontarlo e senza dubbio lo sarà di nuovo stasera“.
Con che atteggiamento i Saints scenderanno in campo?
PRIMO TEMPO – Osservato speciale della partita è senz’ombra di dubbio il giovane Chambers, ex-Southampton. Il ritmo nella fase iniziale è piuttosto basso, e infatti la prima occasione arriva solo al 7′: con uno splendido passaggio, Sanchez serve Cazorla centralmente, il quale a sua volta lancia Welbeck in profondità, ma l’attaccante mette il pallone sul fondo. L’azione dei Gunners sembra aver svegliato il Southampton, che al 14′ ha una preziosa opportunità con Pellè: il giocatore salentino trova Davis in area con uno scavetto preciso (per la verità la posizione di Davis è da rivedere), il quale con una sponda di testa restituisce a Pellè, ma il centravanti spara alto senza centrare lo specchio della porta. L’Arsenal riesce a guadagnare la fascia destra in un paio di situazioni e a mettere due cross in area, ma il Southampton copre bene in entrambi i casi e non concede possibilità di manovra ai Gunners. Non si è visto molto fin qui Oxlade, quest’oggi preferito a Giroud.
Al 29′ Koeman è costretto a sostituire Cork, che ha accusato un colpo preso nei minuti iniziali, con Yoshida: l’assetto tattico non cambia, ma Alderwiereld va ad affiancare Wanyama in mediana, mentre il neo-entrato prende posto al centro della difesa.
Gli ultimi dieci minuti, giocati a buoni ritmi, passano senza particolari emozioni, fatta eccezione per un colpo di tacco di Welbeck che ha provato un tocco di fino in area piccola trovando però solo il fondo.
SECONDO TEMPO – La ripresa conferma le premesse del primo tempo, il Southampton prova prima con Pellè e poi con Long ma entrambi i tentativi vengono assorbiti dalla difesa dell’Arsenal. Intorno al 60′ una bellissima transizione dei Gunners porta Cazorla al tiro, terminato di parecchio alto. Lo spagnolo è uno dei migliori tra i suoi, insieme a Sanchez e Welbeck. Al 62′ un buon Tadic lascia il posto a Mane e qualche minuto dopo Giroud entra per Oxlade. L’inserimento dell’attaccante francese dovrebbe aiutare l’Arsenal a fare un po’ di gioco a centrocampo, dove stasera sta davvero mancando: nella prima frazione già l’ex United, così come Sanchez, ha provato ad arretrare per dare una mano ai propri compagni. L’intesa tra Welbeck e Giroud porta subito buoni frutti e al 70′ i due combinano splendidamente in area: prima il francese serve di tacco Welbeck, poi questi gliela restituisce quasi senza guardare, ma faccia a faccia con Forster Giroud viene murato da Yoshida e il pallone finisce in calcio d’angolo. Sembra che la partita sia cambiata: adesso l’Arsenal è più propositivo, ma anche grazie all’atteggiamento meno spavaldo del Southampton. A poco più di dieci minuti dalla fine, Ramsey non sfrutta una ghiotta opportunità, facendosi rimpallare per ben due volte: non è questa la migliore serata del gallese, c’è poco da aggiungere. All’81’ arriva l’ora di Podolski, subentrato a un buonissimo Welbeck. Purtroppo per Koeman, che ha esaurito i cambi (Mayuka per Long all’80’), i suoi dovranno terminare la partita in dieci: Alderweireld non ce la fa a continuare, a causa di un infortunio, e si accomoda in panchina.
Dopo una parata di Forster su colpo di testa di Giroud, arriva il gol dell’Arsenal: su un’azione fortunosa in area di rigore dei Saints, Ramsey serve Sanchez tutto solo in mezzo, che fa 1-0.
Nei tre minuti di recupero, l’Arsenal potrebbe raddoppiare, prima con Ramsey e poi con un bel diagonale di Podolski che finisce di poco fuori. Ci sarebbe anche un calcio di rigore per i Gunners, per un fallo di Yoshida su Sanchez, ma l’arbitro non lo concede. Dopo pochi secondi arriva il triplice fischio, che assegna tre punti d’oro alla squadra di Wenger e punisce ingiustamente i Saints.
C’è da dire che il problema che ha costretto Alderweireld ad abbandonare la partita è stato fatale per il Southampton: la superiorità numerica ha rotto gli equilibri a favore dell’Arsenal, che altrimenti avrebbe avuto più di qualche gatta da pelare. Se Koeman avesse potuto contare su tutti i suoi effettivi fino alla fine, siamo certi che non sarebbe tornato a casa a mani vuote.
Bene, dunque, il Southampton, anche se non ha brillato il suo bomber: Pellè è stato molto utile però nel lavoro sporco a centrocampo, là dove i Saints sono stati superiori agli avversari. Che adesso salgono a 23 punti, a due lunghezze dal quarto posto occupato dal Manchester United.
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