L’attesa è stata lunga, ma ormai ci siamo: è il grande giorno della finale, con Chelsea e Manchester City che saranno di fronte per l’atto conclusivo di un’entusiasmante stagione in Champions League. Due squadre diverse (ma non troppo) pronte a darsi battaglia per il trofeo più ambito: scopriamole nel dettaglio.
CHELSEA
Partiamo dal modulo: pochi dubbi sullo schieramento che Thomas Tuchel utilizzerà nella finalissima, vista la sua fedeltà al 3-4-1-2 con cui ha costruito le sue fortune in stagione. È proprio il terzetto difensivo a comporre uno degli elementi fondamentali del Chelsea: questo perché il tecnico ha costruito la sua squadra sulla solidità difensiva, ma anche per il compito che viene svolto in fase di costruzione.
Sono proprio i difensori a far partire l’azione dei Blues, sia attraverso Rudiger (dotato di qualità nell’avanzare palla al piede), sia attraverso il movimento dei centrali di destra e di sinistra, bravi ad alzare il loro baricentro per offrire soluzioni di passaggio sulle corsie laterali, sfruttando anche l’avanzamento degli esterni.
Ai centrali, nella finale di Oporto, spetterà anche il difficile compito di provare a vincere la prima pressione di Pep Guardiola, cosa che in stagione è stata fatta o con la progressione di un centrale o con l’abbassamento di un centrocampista pronto a muoversi per offrire un’opzione di passaggio.
Ma proprio il pressing alto del Manchester City può creare spazio fra le linee, andando a valorizzare uno dei maggiori punti di forza dei Blues, ovvero la qualità presente sulla trequarti con calciatori come Mount, Ziyech, Havertz o Pulisic.
Insieme ai trequartisti, svolgono un ruolo particolarmente importante anche gli esterni, che vanno a sovrapporsi in proiezione offensiva per garantire spinta e cross in area di rigore. Nel complesso, quella Blues è una squadra cresciuta moltissimo con Tuchel in panchina, che ha migliorato l’attitudine al possesso palla e la solidità difensiva: il Chelsea è senza dubbio una squadra pronta a giocarsi la finale, con il vantaggio di conoscere il City e di averlo già battuto negli ultimi due incontri stagionali.
A parlare sono i numeri dell’esperienza di Tuchel al Chelsea: 29 partite con 37 gol fatti e solamente 16 subiti, 18 vittorie sei pareggi e 5 sconfitte. Ora la partita più importante, da cui passa la gloria: il trofeo più importante è a soli 90 minuti.
LA PROBABILE FORMAZIONE:
CHELSEA: Mendy; Christensen, Thiago Silva, Rüdiger; Azpilicueta, Jorginho, Kanté, Chilwell; Pulišic, Mount, Werner. All. Tuchel.
MANCHESTER CITY
Dall’altra parte del campo ci sarà la squadra che ha dominato la stagione d’Inghilterra, quel Manchester City campione in Premier League che durante quest’annata ha sempre faticato a cospetto degli uomini di Tuchel.
La stagione, cominciata fra molte difficoltà, s’è trasformata in una cavalcata trionfale quando Guardiola ha trovato la quadra dal punto di vista tattico ai suoi. Nel modo di giocare del tecnico spagnolo particolarmente importanti sono i terzini, con Zinchenko e Cancelo, dotati di un piede delicato: i due si alzano spesso all’altezza del centrocampo e possono rappresentare un pericolo per la retroguardia dei Blues.
La qualità presente in rosa è elevatissima e si nota soprattutto da centrocampo in su: in mediana De Bruyne e Bernardo Silva sono finiti spesso sul tabellino quali pregiati assist-man, mentre Gundogan ha sfruttato l’abilità nell’inserirsi fra le linee per mettere a segno ben dodici gol.
È proprio il centrocampista il top-scorer della squadra, un dato spiegato anche dalla scelta di Guardiola, che ha rinunciato al centravanti per utilizzare il falso-nueve, ruolo in cui si sono alternati diversi giocatori.
Arma importante anche i talentuosi esterni (Foden, Sterling, Mahrez, Torres), che hanno avuto la possibilità di cercare soluzioni di uno contro uno, provando dribbling o facendo spiovere palloni in area di rigore.
La squadra si è contraddistinta anche per la solidità della sua fase difensiva, che ha visto il suo avvio già con un pressing alto di tutta la formazione. Il Manchester City ha sfruttato anche una stagione quasi perfetta di una coppia difensiva, quella formata da Stones e Ruben Dias, che ha dato finalmente sicurezze a Guardiola.
Anche per il City la partita ha un peso particolare, perché la coppa dalle grandi orecchie è stata l’obiettivo agognato sin dal momento in cui Pep Guardiola si è seduto sulla panchina dell’Ethiad. Sarà la volta buona?
LA PROBABILE FORMAZIONE:
Manchester City (4-3-3): Ederson; Walker, Stones, Rúben Dias, Zinchenko; De Bruyne, Rodri, Gündoğan; Mahrez, Bernardo Silva, Foden. All. Guardiola.
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