La serie Netflix sta spopolando e noi ne avevamo già parlato qualche mese fa, in un articolo sulla storia del Millwall e la Rivoluzione Industriale. Oggi vi racconteremo una storia assurda e folle e allo stesso tempo misteriosa e affascinante. I protagonisti sono i Peaky Blinders.
Aprendo i vecchi libri di storia che narrano le gesta del calcio d’oltremanica abbiamo soffiato via la polvere dalle pagine ingiallite, facendo un salto nel passato sino al 20 aprile 1985.
Questa data è rimasta negli annali, infatti si disputò la finale della Coppa d’Inghilterra, l’attuale Fa Cup, della stagione 1894-1895. Cornice della finale il Selhurst Park, stadio del Crystal Palace. Le due finaliste erano due squadre della stessa città, ovvero Birmingham, che mosse verso il South London migliaia di tifosi di Aston Villa e West Bromwich Albion. Si affrontarono in un derby affascinante alla conquista della Coppa.
L’Aston Villa ebbe la meglio e vinse la finale aggiudicandosi la Coppa, decidendo di esporla in bella vista nella vetrina di un negozio che vendeva articoli sportivi da calcio e da cricket , il famosissimo William Shillcock, ubicato all’epoca in Newtown Road, una stradina stretta piena di pub, che collegava il centro di Birmingham con il quartiere Witton, dove oggi si trova il Villa Park.
L’Inghilterra in quel tempo era immersa negli anni della Grande Depressione, crisi post Rivoluzione Industriale e i sobborghi di Birmingham erano “gestiti” dalla criminalità organizzata. In una notte di settembre del 1885 un gruppo di malfattori fece irruzione nel William Shillock, negozio in cui era esposta la Coppa e la rubò.
La città di Birmigham, la mattina seguente, appresa la notizia, si svegliò di soprassalto. La polizia iniziò la ricerca dei colpevoli e si mise sulle tracce delle gang della città, setacciandola da cima a fondo, ma senza risultatati concreti; fu anche offerta una ricompensa di 10 sterline a chi avrebbe ritrovato la Coppa d’Inghilterra. Dopo accurate ricerche e indagini, qualche mese dopo le autorità scoprirono che la Coppa era stata distrutta per ricavarne monete da riutilizzare nei traffici di scommesse clandestine nelle Docks dell’East End londinese.
L’Aston Villa chiese immediatamente alla federazione inglese che il trofeo fosse rifabbricato, arrivando a ottenere la somma di 20 sterline per provvedere direttamente a rifabbricarne una nuova.
Il tempo passò e il furto di quella Coppa rimase un mistero, come polvere sotto il tappeto, che però dopo una decina di anni circa trovò una spiegazione. Durante una serie di interrogatori della polizia, in seguito a dei furti avvenuti nelle campagne delle Midlands, Violet Stait, moglie di uno dei tanti membri della banda criminale dei Peaky Blinders, confessò che a rubare la Coppa d’Inghilterra erano stati proprio i Peaky.
Rubare la Coppa rappresentò un gesto eroico, quasi nobile, vale a dire coniare il successo del grande Aston Villa per dare soldi alle famiglie povere dei sobborghi di Birmingham, anche se i tifosi dell’Aston Villa non la pensavano proprio così.
Questa è la storia assurda di quella famosa FA Cup del 1885 rubata dai Peaky Blnders.
Passione Premier vi dà appuntamento al prossimo racconto.
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