West Bromwich Albion, quando la retrocessione è l’ultimo dei problemi

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In Inghilterra molte sono le squadre che dopo aver anche solo assaporato le ebrezza della Premier League, crollano per un motivo o per un altro nell’abisso della Championship, la serie B inglese. Altrettanti sono i casi di formazioni che dopo un’annata storta culminata con la retrocessione, hanno avuto la forza ma soprattutto i mezzi finanziari necessari per risalire immediatamente in massima serie. In questo senso non possiamo non citare il West Bromwich Albion, storica società delle West Midlands.

Gli appassionati di calcio inglese più longevi si ricordano sicuramente del WBA come un club capace di vincere un campionato nel 1920 e la bellezza di cinque Coppe d’Inghilterra. Molti altri conoscono invece il grande manager Ron Atkinson, “Big Ron”, come il manager che ha portato al The Hawthorns una delle più belle filosofie calcistiche a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, grazie alla triade costituita da Laurie Cunningham, Cyrille Regis e Brandon Batson. Negli ultimi anni, i Baggies sono però ricordati per un’insolita ricorrenza. Infatti, dalla stagione 2000-2001 il West Bromwich si è reso protagonista di un insolito sali e scendi tra Premier League e Premiership; dato non valido esclusivamente per la scorsa stagione, conclusa con l’eliminazione ai play-off.

Questa insolita statistica determina un’incapacità di sostenere un campionato così dispendioso, ma nel contempo mostra come il team attualmente allenato da Slaven Bilic sappia perfettamente quale sia il segreto per resistere e avere successo in un vero e proprio purgatorio. Esempio lampante è l’attuale stagione, caratterizzata dalla lotta alla promozione con il Leeds di Marcelo Bielsa, molto probabilmente destinata a esaurirsi solamente al termine del campionato.

di Tommaso Vecchiarelli

 

Tommaso Vecchiarelli