Cinque riflessioni sulla 29esima giornata di Premier League: Tuchel cerca i gol, Aguero e Iheanacho li segnano

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Kelechi Iheanacho (@Getty Images)

In teoria, dovremmo essere alla 29esima giornata: diciamo in teoria perché, in realtà, del ventinovesimo turno di Premier League sono state disputate solamente sei partite, mentre, in compenso, questa sera si è giocato WolverhamptonLiverpool (28esima) e sono state anticipate due gare del 33esimo turno. In ogni caso, ecco qui cinque spunti di riflessione a margine della 29esima giornata di campionato.

AGUERO, ADDIO CON STILE – Che Sergio Aguero non sia più il giocatore delle prime stagioni al Manchester City – né tantomeno l’attaccante che Guardiola si è trovato nelle prime tre stagioni con i Citizens, sempre capace di sfondare quota 20 gol in campionato – lo si è ormai capito: l’argentino va in scadenza di contratto e probabilmente non sarà confermato a fine stagione. Ma sabato scorso, in Fulham-Manchester City (finita 0-3), Aguero è tornato al gol 417 giorni dopo l’ultima volta, e potrebbe preparare un addio in grande stile nel club in cui ha svettato nell’ultimo decennio.

LEICESTER, IHEANACHO SI SVEGLIA? – Se Kelechi Iheanacho stia covando una possibile – e tardiva – rinascita con la maglia del Leicester City, per ora, lo sa solo lui. Chiamato a vestire la casacca delle Foxes per dare man forte a Vardy in attacco, il nigeriano è fermo ad appena 15 gol in quattro stagioni. Ma nelle ultime partite, il crescendo è netto: cinque gol nelle ultime tre partite, tra cui una doppietta contro lo Sheffield United. Il suo finale di stagione – e quello del Leicester – può diventare stellare.

NIENTE PAURA DELLO UNITED – Prima il Milan, che riesce a cogliere l’1-1 a Old Trafford all’ultimissimo secondo grazie al gol di Kjaer. Poi il West Ham, che, sempre a Old Trafford, mette in nera difficoltà i Red Devils uscendo con una sconfitta solo per via di un autogol. A giudicare dalle ultime prestazioni, la squadra di Solskjaer rimane una compagine del tutto rispettabile ma che, forse, tra le propria mura amiche non è quella corazzata implacabile che potrebbe sembrare…

CHELSEA, DOVE SONO I GOL? – Ormai non ci non dubbi: con Thomas Tuchel in panchina, il Chelsea è diventata una delle squadre più solide – se non la più solida – dell’intero campionato: sono solo due le reti subite nelle 11 partite della sua gestione (nessuna sconfitta). Andrebbero però aumentati i gol segnati: sino a questo momento, infatti, sono solo 13. Urge rimediare, anche in vista della prossima stagione.

ALTALENA SPURS – Di Mourinho e della sua non esaltante stagione alla guida del Tottenham (9 sconfitte in campionato) si è già detto e scritto molto. La verità, comunque, è che per gli Spurs pare riproporsi sempre la solita vecchia storia: quella secondo cui alla squadra serve uno schiaffo per reagire (basti vedere la gara con l’Arsenal: gli Spurs hanno cominciato a giocare sciolti solo una volta rimasti in dieci). Ora solo le coppe possono salvare la stagione dello Special One.