Il derby delle West Midlands, WBA e Aston Villa, storia di una rivalità

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Ieri sera al The Hawthrons è andato in scena il derby delle West Midlands tra i Baggies e i Villans, valevole per la semifinale di ritorno dei play-off di Championship.

West Bromwich Albion e Aston Villa hanno hanno giocato una partita a viso aperto, trascinando il match oltre il 90esimo, dove non sono bastati nemmeno i tempi supplementari; alla lotteria dei calci di rigore i Villans hanno avuto la meglio, grazie soprattutto al  portiere  Steer, capace di parare i primi due rigori ipnotizzando i giocatori avversari. L’Aston Villa ha staccato il biglietto per Londra, dove si giocherà l’approdo in Premier League nella solita suggestiva cornice di Wembley contro il Derby County di Frank Lampard.

La partita di ieri sera va oltre il risultato, perché racchiude significati più profondi che vanno a riesumare vecchi rancori e dissapori sommersi nelle paludi della città operaia di Birmingham. La città si porta dietro i segni della Grande Depressione, detta anche crisi del 1929, che colpì l’Inghilterra nella post Rivoluzione Industriale. Birmingham e West Bromwich erano e sono due realtà simili e diverse al tempo stesso, una linea sottile separa le due città che distano tra di loro poco più di 4 miglia.

Basta percorrere l’autostrada A34, che collega West Bromwich, cittadina di 100mila abitanti a Birmingham, per rendersi conto di come muta il paesaggio e di come cambia radicalmente il pensiero della gente. La loro vicinanza geografica porta a considerare la sfide tra le due squadre come un vero e proprio derby, anche se non hanno sede nella stessa città. I tifosi delle due squadre nutrono considerazioni diverse gli uni degli altri.

I tifosi del WBA vedono i “vicini” dei Villans come i rivali di una vita, mentre i Villans sono anni che snobbano i Baggies. Per loro il vero derby è la partita contro i rivali cittadini del Birmingham City.  Negli ultimi giorni però, la duplice sfida tra i due Club ha occupato le prime pagine di tutti i giornali sportivi di Birmingham e non solo.  Questa volta le due squadre si sono giocate non soltanto la gloria delle Midlands, ma un posto nella finale play-off a Wembley che potrebbe valere la partecipazione alla prossima Premier League.

Il WBA, uscito sconfitto dalla sfida dell’Hawthrons, sarà costretto ad un altro anno di purgatorio in quel della Championship, i Baggies però sono gente tosta e cercheranno di risalire la china anche il prossimo anno. Il Club fu fondato nel 1878 dai lavoratori della George Salter’s Spring Works e un anno dopo prese il nome di West Bromwich Strollers, appellativo legato al fatto che i giocatori della squadra dell’epoca dovettero recarsi nella vicina città di Wednesbury per procurarsi un pallone per poter giocare; da qui il nomignolo di Strollers, ovvero girovaghi o vagabondi. Nel 1880 il Club divenne ufficialmente Albion, con chiaro riferimento al distretto di appartenenza.

La working class di Birmingham, in quanto classe operaia, si considerava in un certo senso migliore rispetto agli Strollers, che non avevano nemmeno un pallone per giocare, i Baggies sono sempre andati fieri delle loro umili origini, accusando i Villans di essersi imborghesiti oltre un certo limite.

 

 

Tra le miniere di carbone e le nuvole dell’Inghilterra molti anni fa nacque una linea sottile che oggi divide due città. Oggi, nelle giornate di cielo terso, due squadre si contendono la supremazia Midlands, ieri sera è stato il turno dei Villans e si è festeggiato sino a tarda notte nei pub di Birmingham. La working class che agita i sobborghi che circondano il Villa Park ha già preparato le bandiere per la finale di Wembley, sperano magari di gioire come in quell’ormai lontano 26 maggio 1982. Nel prossimo corner vi parleremo anche di questo…