La storia di Ravel Morrison è la classica storia del ragazzino talentuoso che non è mai riuscito a sbocciare veramente, forse a causa del carattere o forse per la mancanza di mentalità.
Morrison cresce nelle giovanili del Manchester United, con compagni come Paul Pogba, Jesse Lingard e Michael Keane, con i quali vince anche una FA Youth Cup, siglando una doppietta in finale. Questo sembra essere un ottimo punto di partenza per una carriera gloriosa. Tanto che anche uno come Sir Alex Ferguson lo aveva definito uno dei giovani più talentuosi che avesse mai allenato.
Fin da subito però, c’è stato il timore che un talento del genere potesse andare sprecato. Iniziano infatti i problemi con la legge, tra i quali disturbo della quiete pubblica e minacce. È così che Ferguson sceglie di non credere più nel suo talento e nel gennaio del 2012 prende la decisione di cederlo al West Ham.
Con gli Hammers disputerà una sola gara ufficiale, per poi iniziare una serie di prestiti tra QPR, Birmingham e Cardiff, senza mai lasciare il segno. L’8 febbraio 2015 decide poi di rescindere il proprio contratto con il West Ham.
In seguito alla rescissione del contratto con il club londinese, Morrison arriva in Italia per vestire la maglia della Lazio, con la quale però totalizzerà solo otto presenze. Ravel considererà poi il suo passaggio ai biancocelesti la peggiore decisione della sua carriera, a causa delle scarse opportunità e degli impedimenti sia dentro che fuori dal campo.
Il club romano lo cede quindi in prestito. Prima ancora al QPR, poi in Messico con la maglia dell’Atlas. Successivamente, viene ceduto a titolo definitivo all’Östersund, club della prima divisione svedese. Il viaggio di Morrison però non finisce qui. Dopo l’avventura in Svezia, a luglio 2019 lo Sheffield United lo ingaggia, ma rimane solo 6 mesi per poi andare in prestito al Middlesbrough. Terminata anche questa avventura, passa all’ADO Den Haag, ma lo scorso 9 gennaio rescinde il contratto anche con il club olandese.
Morrison è al momento svincolato, cosa che per un ragazzo come lui, ma soprattutto per la sua età, non ci si aspettava. Il talento era tanto, bisognava solo metterlo a frutto e avremmo sicuramente assistito ad una storia diversa.
di Paolo Mossini
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