Let It Be
Era l’autunno del 1968 e le registrazioni del White Album stavano giungendo al termine. Come già detto in passato la situazione all’interno dei Beatles in quel periodo era molto tesa e si intravedeva già la fine della loro carriera come gruppo. Paul McCartney ha sempre sofferto molto questo clima, specialmente durante i periodi di registrazioni in studio, era sempre il più agitato e cercava invano di recuperare l’atmosfera serena dei primi anni. Evidentemente provato da tutto ciò, una notte ecco comparire in sogno Mary Mohin, sua madre, deceduta quando Paul aveva 16 anni, la quale si dirigeva verso di lui con molta serenità dicendogli “Non preoccuparti, andrà tutto bene”.
“When I find myself in times of trouble
mother Mary comes to me
speaking words of wisdom, let it be”
Paul non è mai stato sicurissimo del fatto che le parole fossero precisamente “Let it be”, ma si sentì talmente confortato da quella voce che scrisse il brano intitolato “Let it be”, che più che un semplice testo di una canzone sembra una vera e propria preghiera. Questo brano appartiene all’album Let it be pubblicato nel 1970 come raccolta di numerosi inediti dei FabFour. È il singolo che saluta il mondo, un vero e proprio addio da parte della band che si abbandona al destino, accettando ciò che sta accadendo e ciò che accadrà, ma con la consapevolezza che ‘domani sarà un giorno migliore’.
La straordinarietà del momento porta con sé anche lo stop di ogni competizione sportiva, in modo particolare del calcio, Premier League compresa. Il Liverpool, dominante sotto ogni punto di vista, spera in una ripresa quando tutto sarà risolto, per godere con i tifosi della conquista del titolo. E se così non fosse, a mio parere, il Liverpool sarà campione lo stesso, sfido chiunque a obiettare a riguardo. Klopp e i suoi ragazzi meritano il giusto tributo per un cammino che, fino all’inizio di questa drammatica realtà, aveva già guadagnato un posto nella storia del calcio.
Il sogno di sir McCartney è probabilmente il sogno di milioni di persone nel mondo in questo momento, la speranza che qualcuno ci dica che andrà tutto bene è viva in ognuno di noi. Come detto dallo stesso Paul, il fatto che sua madre si chiamasse Mary e che abbia confuso molti sul significato religioso delle parole “mother Mary”, non è un problema quando si ha bisogno di sostegno, di forza, di sentirsi al sicuro. Ognuno ha la propria ancora di salvezza.
Parlare di calcio inglese e di musica inglese è stata un’avventura stimolante, approfondire queste due passioni è stato costruttivo principalmente per me stesso. The Beatles Reds Corner vi saluta e vi ringrazia per quanti di voi avranno apprezzato il tentativo di raccontare qualcosa di diverso perché, parliamoci chiaro, un mondo senza i Beatles è un mondo infinitamente peggiore.
Vi abbraccio, virtualmente.
“And in the end, the love you take is equal to the love you make” [“The End”, album Abbey Road, 1969]
Simone Ferracci
- The Beatles Reds Corner – Let It Be – Song 20 - Marzo 23, 2020
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