Cosa funziona e cosa c’è da sistemare nel Chelsea di Tuchel

Dopo un girone d'andata negativo con Lampard al timone, il Chelsea si è ripreso con Tuchel. Vediamo quello che va e cosa c'è da sistemare

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Chelsea (@Getty Images)

Un cambio di allenatore, qualche modifica tattica e maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Così il Chelsea sembra aver rimediato, negli ultimi mesi, ad una partenza non perfetta che aveva deluso buona parte della tifoseria, nonché lo stesso Roman Abramovich. Il magnate russo ha così sollevato dall’incarico una bandiera del club come Frank Lampard, affidando la squadra a Thomas Tuchel.

Il manager tedesco non ha solo salvato la stagione, ma ha ribaltato completamente le prestazioni dei Blues. Entrando nel penultimo mese del campionato il Chelsea siede al quarto posto in campionato e affronterà l’abbordabile Porto ai quarti di finale di Champions League. Tutto alla grande quindi? Non proprio, per questo andiamo a vedere quello che funziona in casa Chelsea, accanto a quello che si potrebbe migliorare.

Cosa funziona nel Chelsea di Tuchel

Se c’è un pregio che i Blues hanno avuto per tutta la stagione è la capacità di subire pochi gol. Ad oggi infatti sono la seconda miglior difesa per gol subiti, non distanti dai quasi campioni d’Inghilterra del Manchester City. Con Lampard però non sono stati infrequenti i crolli anche nel reparto arretrato. 3 gol presi dal WBA, 3 dal Southampton, 3 dall’Arsenal nel Boxing Day. Considerando i frequenti momenti di buio totale in attacco in questa stagione, è facile intuire come si sia potuto sviluppare il periodo molto negativo vissuto fra inizio dicembre e fine gennaio, dopo una buonissima partenza.

Con Tuchel però il Chelsea ha cambiato passo, questa volta definitivamente, e dopo un pareggio interno di assestamento contro il Wolverhampton a Stamford Bridge si sono visti solo risultati utili, soprattutto vittorie. I nuovi acquisti poi sono riusciti a fare quel click necessario per riportare i Blues tra le prime quattro della classe dopo diverse settimane. Havertz, Werner e Ziyech si sono finalmente trovati, Kante è stato definitivamente recuperati, l’assenza dell’importantissimo Thiago Silva non è stata rimpianta.

Maggior consapevolezza nei propri mezzi, difesa più affidabile e affiatamento creatosi fra i giocatori offensivi. Questa è la ricetta di Tuchel che fa ben sperare Abramovich sia in campionato che in campo europeo. Senza dimenticare che i Blues hanno anche guadagnato il pass per la semifinale di FA Cup dopo la vittoria della scorsa settimana contro lo Sheffield United.

Cosa bisogna migliorare

Dopo la sontuosa campagna acquisti della scorsa estate i bookmaker davano il Chelsea decisamente in lizza per vincere la Premier League, la sesta negli ultimi sedici anni. La partenza prometteva bene, ma dalla sconfitta contro l’Everton a Goodison Park qualcosa si è inceppato. La difesa ha subito qualche gol di troppo, nonostante l’ottimo innesto di Thiago Silva, il centrocampo non si è più legato bene con l’attacco e in avanti, tra infortuni – Covid compreso – e prestazioni negative, di gol segnati se ne sono visti davvero pochi.

Se è vero che con Tuchel l’attacco ha decisamente cambiato marcia, bisogna dire – a discolpa di Lampard – che i nuovi acquisti hanno dimostrato poca costanza durante l’intero arco della stagione. Non è un caso che a tratti il giocatore più affidabile davanti sia stato Giroud, ultratrentenne di grande esperienza in Premier League. Migliorare la costanza di rendimento sarà la chiave in attacco, mentre in difesa bisognerà probabilmente pensare ad un grande acquisto. Se da un lato l’infortunio di Thiago Silva non ha peggiorato le prestazioni del reparto arretrato (con Rudiger e Azpilicueta sugli scudi), dall’altro sembra impossibile immaginare i Blues a lottare per il titolo senza un altro innesto.

Bisognerà poi risolvere la questione terzini: a destra James non teme alcuna concorrenza particolare, mentre a sinistra in tre si giocano un solo posto. Tuchel ha rispolverato Marcos Alonso dopo quattro mesi passati al freddo in panchina, tenendo Emerson come riserva e utilizzando Chilwell (acquistato a peso d’oro) molto meno del suo predecessore. Qualcosa indubbiamente dovrà cambiare da qui all’inizio della prossima stagione. Fino ad allora però il Chelsea con Thomas Tuchel al timone può davvero fare il colpo grosso.

di Daniele Calamia

Daniele Calamia