EDITORIALE – 13^ Giornata Premier League – Player of the week: Ramsey

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tabellino tottenham southampton

Ramsey
Il tredicesimo turno di Premier League ci ha lasciato indicazioni importanti per quanto concerne la lotta per l’Europa e per la salvezza. E una certezza che ormai sembra difficile da scalfire: l’Arsenal può lottare per vincere il titolo.

PROFETA IN PATRIA – E’ ancora una volta lui l’uomo del giorno. Aaron Ramsey, talento tanto atteso e finalmente sbocciato in una stagione che sembra sempre di più quella del riscatto Gunners. Un 3-0 senza appello rifilato al Cardiff, nello stadio dove una rivale come il Manchester City aveva lasciato le penne a inizio campionato e il Manchester United si era visto sfuggire la vittoria all’ultimo minuto appena sette giorni prima. Una prova di forza non indifferente per la squadra di Wenger, suggellata da una bella doppietta del gallese e da una rete di Flamini, imbeccato a meraviglia di Ozil in occasione del raddoppio dei Gunners. Il calendario ora propone una sfida sulla carta agevole contro l’Hull City, a cui seguiranno due incontri molto più complicati con Everton e Manchester City. Sarà l’ennesimo banco di prova per testare la vera forza del nuovo Arsenal targato Wenger.

CARATTERE BLUES – Prendere gol dopo dodici secondi e reagire con questa veemenza è un segnale importante lanciato dal Chelsea di Mourinho che resta da solo al secondo posto, lanciato all’inseguimento dell’Arsenal. I gol arrivano da chi non ti aspetti, i difensori centrali Terry e Cahill, ma la tenacia con la quale i Blues hanno ribaltato la partita contro un avversario degnissimo come il Southampton, è sintomo di voglia di battaglia. Specialità nella quale lo Special One è il numero uno indiscusso. Ritrova il gol in Premier dopo nove mesi anche Demba Ba, gettato nella mischia data la scarsa vena realizzativa di Torres e l’infortunio di Eto’o. I Blues sono probabilmente la squadra più attrezzata per rincorrere l’Arsenal e l’idea di Mourinho è quella di puntellare ulteriormente la rosa nel mercato di gennaio.

BELLI E INFELICI – Un punto ciascuno è servito a ben poco a Tottenham e Manchester United. Una partita bella e intensa, nella quale l’assenza di Van Persie ha penalizzato i Red Devils tanto quanto l’incertezza di De Gea sulla punizione di Walker che ha aperto le marcature. Ci ha messo una pezza il solito Wayne Rooney, l’uomo squadra di quest’inizio di stagione per Moyes, a segno con una doppietta (un gol su rigore) che lo porta a quota otto reti in campionato. A illudere gli Spurs ci aveva pensato Sandro, siglando il 2-1 con un fendente spettacolare all’incrocio sul quale De Gea non ha manco accennato a muoversi.
La squadra di Villas Boas dà la sensazione dell’incompiuta; a tratti bella e concreta, ma mai in grado di uccidere la partita e portare via la vittoria che dà la svolta alla stagione. Lo United è in netta ripresa; probabilmente due mesi fa questa partita l’avrebbe persa malamente, in quell’inizio di stagione che ad oggi compromette la classifica dei Red Devils.

REDS AZZANNATI – Doveva essere una trasferta insidiosa, ma si è rivelata una vera ecatombe per il Liverpool la visita alle “Tigri” dell’Hull City. I Reds ne escono impallinati per ben tre volte (anzi, Skrtel si impallina da solo con un autorete alquanto goffa) da una squadra con qualche infortunio di troppo e obiettivamente senza la qualità della quale dispone Brendan Rodgers. Non è bastata una punizione del solito infinito capitan Gerrard a evitare il tracollo che pone il Liverpool a -7 dall’Arsenal e soprattutto vede i Reds raggiunti in classifica dai rivali cittadini dell’Everton. L’infortunio di Sturridge (fuori un mese, forse due) rischia di avere effetti ancora più pesanti di questa sconfitta… sarà un altro anno di patimenti per il Liverpool?

GRADITE SORPRESE – Everton e Newcastle rappresentano le più gradite sorprese di quest’inizio di campionato insieme al Southampton. I Toffees schiantano con quattro reti lo Stoke City al Goodison Park. Deulofeu segna la sua prima rete in maglia blu dopo una fantastica azione corale, mentre Lukaku firma l’ottava rete in stagione. Nel mezzo c’è spazio per la prima gioia stagionale di Oviedo e la rete di Coleman, i due terzini dei Toffees nell’insolita veste di realizzatori. L’impressione è che il derby di settimana scorsa abbia lasciato tracce positive nella squadra di Roberto Martinez, nonostante l’infortunio di Baines che lo terrà fuori per qualche tempo dai campi di gioco.
Il Newcastle batte il West Bromwich, infila la quarta vittoria consecutiva e raggiunge il sesto posto in classifica. E’ per l’ennesima volta la colonia francese a regalare grandi gioie al St. James’ Park. Gouffran prima e Sissoko poi (meraviglioso il suo destro all’incrocio), vanificano la rete di Brunt per i Baggies che, ancora una volta, raccolgono meno di quanto avrebbero meritato. Nessuno avrebbe pronosticato questa posizione di classifica per i Magpies a questo punto della stagione e il merito va in gran parte attribuito ad Alan Pardew, capace di plasmare una squadra tutta grinta e talento, trascinata da eccellenti individualità come il portiere Krul e la punta Remy.

ETIHAD DIPENDENTI – Il rendimento casalingo del Manchester City quest’anno è assolutamente devastante. 29 reti segnate, due soltanto subite, sette vittorie su sette. E se allargassimo la statistica alle coppe i numeri diventerebbero ancora più impressionanti. Purtroppo per Pellegrini, in campionato ci sono anche le trasferte, ed è lì che si inceppa il meccanismo dei Citizens, capaci di raccogliere solo quattro punti in sei sfide lontano da Manchester. Una doppietta di Nasri e una bella punizione di Negredo liquidano lo Swansea, ma questa è normale amministrazione per Aguero & Co. Serve un cambio di rotta in trasferta, altrimenti sarà durissima lottare per il titolo!

DERBY FATALE – Era uno scontro decisivo per entrambe le panchine quello tra West Ham e Fulham. La situazione di classifica delle due squadre richiedeva un risultato positivo, ma a godere è stato solo il West Ham di Allardyce. Tre reti subite nella ripresa sono costate la panchina a Martin Jol, che già godeva di una “libertà condizionata” da qualche settimana, quando era stato affiancato da Meulensteen (nominato nuovo tecnico). Tornano a sorridere gli Hammers, spinti dal sempre meraviglioso pubblico di Upton Park e dalle reti di Diame, Carlton Cole e Joe Cole. Notte fonda per il Fulham, peggior difesa del campionato e incapace di creare occasioni da rete dalla cintola in su. Urge una svolta positiva per i Cottagers… vedremo ora se il problema era la macchina o chi la guidava.

PUNTI SALVEZZA – Il Norwich si aggiudica la sfida salvezza contro il Crystal Palace del neo-tecnico Pulis. Basta un gol di Hooper per portare a casa tre punti vitali per i Canaries. L’ex tecnico dello Stoke è fiducioso sulle possibilità di salvezza degli Eagles, ma la sensazione è quella che la bravura del tecnico gallese non basterà a risollevare le sorti di una squadra mal costruita e oggettivamente qualitativamente non all’altezza di un campionato competitivo come la Premier League.
Il Sunderland sciupa grandi occasioni sul campo dell’Aston Villa e porta a casa un solo punto, che fa comunque morale considerando la prestazione ottima in una trasferta non facile come quella di Birmingham. Giaccherini e Borini sfiorano per due volte il vantaggio, ma la via del gol è ancora tabù per i Black Cats, a segno soltanto otto volte in tredici giornate di campionato. La sensazione è quella che la squadra di Poyet debba giusto trovare un po’ di continuità per venire fuori dalla zona delicata della classifica. Il peggio sembra essere alle spalle e davanti ci sono squadre che, almeno sulla carta, appaiono meno attrezzate.

Si torna in campo in settimana per il 14° turno. Spiccano Sunderland-Chelsea e Manchester United-Everton, sfide importanti non solo per la classifica, ma anche per gli incroci che vedranno Moyes e Poyet opposti al loro passato, più o meno recente, che ha segnato le carriere dei due tecnici di Man Utd e Sunderland.