Reduci dal pareggio nel Derby di Sabato scorso, i ragazzi di Martinez sono tornati a Finch Farm con maggior consapevolezze del loro potenziale e con le idee più chiare su dove siano i loro problemi.
BAINES – Il rammarico maggiore è stato quello di aver perso Leighton Baines per più di un mese, a causa della frattura al dito del piede destro riportata in uno scontro di gioco. Il terzino dell’Inghilterra, già al centro delle solite voci di mercato che lo vogliono via da Liverpool a gennaio, è elemento insostituibile nello scacchiere dei Toffees e, ad oggi, ancora ci si chiede con chi sarà sostituito. In rosa, il cambio naturale sarebbe Brian Oviedo, sin qui non molto utilizzato ma che non ha demeritato quando chiamato in causa. L’alternativa sarebbe spostare Coleman inserendo Hibbert o Stones. Altrimenti, qualcuno ha paventato l’utilizzo di Gareth Barry come contro il Liverpool, riportando l’ex Man City alle origini ma, sinceramente, è un ipotesi remota.
TRITTICO DIFFICILE – D’altronde, l’Everton dovrà affrontare un trittico veramente impegnativo che lo vedrà opposto sabato, in casa, contro lo Stoke City per poi essere ospite di Man Utd e Arsenal. Soprattutto quella coi Red Devils sarà una sfida delicata dato il valore e la rivalità che esiste con questo avversario e il fatto che, alla sua guida, ci sia quel David Moyes che, con Wayne Rooney, rappresenta la storia recente del club di Goodison Park.
ASPETTATIVE – Da questo tour de force gli Evertonians avranno un chiaro più chiaro su che tipo di campionato aspettarsi da qui sino a Maggio. Sarà importante mantenere lo stesso approccio di sabato. Già questo sarebbe importante, soprattutto alla luce della mancanza di continuità di prestazione che affligge la squadra nell’arco dei 90 minuti.
Davide Ghilardi
EVERTON ITALIA
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