Il Newcastle ha su di sé gli occhi del mondo

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Photo by Getty Images

Il Newcastle ha su di sé gli occhi del mondo: la cessione del club, sempre più vicina, al fondo guidato dal principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, sta tenendo banco in questo periodo in cui manca il calcio giocato, diventando una situazione internazionale. Se tutto dovesse andare a buon fine il club del nord-est dell’Inghilterra diventerebbe una delle nuove potenze economiche del calcio inglese e mondiale. I Magpies riuscirebbero finalmente a liberarsi, sportivamente parlando, dell’odiato Mike Ashley. La questione ha attirato l’interesse e, in alcuni casi, lo scandalo di molti da ogni parte del mondo; il club inglese si è trovato in un vero e proprio fuoco incrociato di polemiche.

LA DENUNCIA DI AMNESTY INTERNATIONAL

Innanzitutto, è intervenuto con forza Amnesty International; in un primo momento con le parole di Felix Jakens, responsabile della sezione britannica dell’organizzazione non governativa, che ha definito l’operazione come “sportwashing”. Secondo Jakens, infatti, il principe saudita vorrebbe usare il prestigio e la visibilità della Premier League per nascondere le violazioni dei fondamentali diritti umani del paese. Negli ultimi giorni è intervenuta anche il direttore di AmnestyKate Allen, che ha scritto direttamente a Richard Masters, amministratore delegato della massima divisione inglese. Ecco un estratto: “La Premier League rischia di diventare lo zimbello di coloro che vogliono usare il prestigio del calcio inglese per coprire le azioni immorali, in violazione del diritto internazionale e in contrasto con i valori della Premier League e della comunità calcistica globale”. La risposta di Masters non si è fatta attendere: “Si renderà conto che tali questioni sono spesso soggette alle speculazioni dei media, ma in fondo sono soggette a processi previsti dalla legge del Regno Unito e dalle regole della Premier League, che non possono essere condotti in pubblico e su cui non possiamo commentare. Posso assicurarle che questi processi sono applicati con uguale rigore a ogni singolo potenziale acquirente di un club della Premier League”. 

LA PRESSIONE DAL QATAR 

Ulteriori pressioni vengono poi dal Qatar, stato nemico dell’Arabia Saudita per questioni politiche in Medio Oriente; si è fatto prepotentemente sentire beIn Sports, tv qatariota che trasmette le partite di Premier all’estero. Il colosso televisivo ha messo in evidenza come l’Arabia Saudita ormai da anni appoggi tv beoutQ, che trasmette illegalmente senza i diritti le partite di Premier League. Secondo queste accuse l’operatore satellitare dello stato saudita, Arabsat, appoggerebbe un fenomeno che da tempo procura danni economici non indifferenti.

LA SPERANZA DELLA TOON ARMY 

Ho letto in questi giorni critiche insensate nei confronti dei tifosi del Newcastle: secondo alcuni sapientoni perbenisti da tastiera i tifosi bianconeri dovrebbero vergognarsi di avere un proprietario del genere. Ora, anche se volesse la Toon Army potrebbe impedire il passaggio di proprietà? Assolutamente no. La Toon Army non sa che personaggio controverso sia il principe saudita? Assolutamente no, lo sa benissimo. Detto questo, non spetta a loro vergognarsi e muoversi per impedire questo storico passaggio di proprietà: la Premier sta procedendo in questo senso a tutte le verifiche del caso. Per i tifosi bianconeri questo passaggio di proprietà rappresenta il sogno e la speranza di tornare, aggiungo meritatamente, ai vertici del calcio inglese e a calcare i palcoscenici del calcio europeo. L’entusiasmo dei tifosi non si può criticare o condannare.

di Gaetano Romano