CESSIONE DISCUSSA
Quando nell’agosto scorso la Roma ha ceduto Erik Lamela al Tottenham per una cifra vicina ai 35 milioni di euro, qualcuno ha parlato di incompetenza dirigenziale da parte dei giallorossi e di grande colpo da parte degli Spurs.
A distanza di due mesi abbondanti nella capitale italiana si respira aria di Scudetto, pur senza il giovane Erik che la stagione scorsa aveva realizzato ben 15 reti in campionato, mentre nella capitale inglese ci si pongono delle domande sull’ambientamento del 21enne ex River Plate.
PROBLEMI DI AMBIENTAMENTO
Lo stesso allenatore degli Spurs André Villas Boas ha dichiarato: “Erik ha avuto problemi di ambientamento in quanto non conosce la lingua. Soldado conosceva già l’inglese e quindi l’inserimento per lui è stato facile, mentre Erik ha avuto molte più difficoltà. Noi gli stiamo dando una grossa mano, anche la sua famiglia è arrivata a Londra la scorsa settimana“.
Certamente nessuno può mettere in discussione le qualità di Lamela, ma la concorrenza nel Tottenham è veramente aspra e l’esplosione del talentino inglese Townsend, aggiunta alla presenza di giocatori fondamentali per gli Spurs come Sigurdsson, Eriksen e Holtby, crea molta pressione sul giocatore.
“Erik non ha ancora espresso nemmeno la metà del suo potenziale. Lui sa perfettamente come stanno le cose e che in questo momento deve lottare per conquistarsi un posto” – ha affermato il manager portoghese per spronare Lamela a dare il meglio.
Le partite in casa Tottenham sono tante tra coppe nazionali, campionato ed Europa League e le occasioni per mettersi in mostra e convincere la dirigenza e i tifosi dell’investimento fatto di certe non mancheranno.
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