Ci fu un giorno in cui l’Inghiletrra finì.Molto semplicemente.Tutto era finito,per molti nulla aveva più senso perchè da quando nel 1950 la nazionale dei tre leoni aveva deciso che valeva la pena giocare i Mondiali, era stata eliminata prima ancora del loro inizio, durante i gironi di qualificazione.Nessuno l’avrebbe mai immaginato e soprattutto nessuno poteva immaginare che ciò sarebbe avvenuto dopo una partita in casa propria, contro un avversario come la Polonia che in molti sottovalutarono prendendo una svista clamorosa.
Tutto ciò si materializzò il 17 Ottobre del 1973 quando a Wembley davanti a 100.000 inferociti spettatori(che fischiarono massicciamente l’inno polacco) si incontrarono appunto Inghilterra e Polonia. Gli inglesi si presentarono a quest’incontro con tre punti nel gironcino di qualificazione a Germania 1974 (e quindi obbligati a vincere)grazie alla sconfitta in Polonia all’andata e ad una vittoria e un pareggio contro la terza squadra e cioè il Galles.Alla Polonia bastava un pareggio in virtù dei suoi 4 punti(vittoria all’andata contro gli inglesi, più una vittoria e un pareggio col Galles).
Ovviamente lo stadio era una autentica bolgia e gli inglesi cominciarono fin dal primo secondo a tartassare gli avversari che erano stati avvisati, spronati e ben addestrati dal proprio allenatore Gorski.Pronti via Clarke entra durissimo su quello che sarà per distacco l’eroe della serata ,il portiere polacco Tomaszewski provocandogli cinque microfratture alla mano sinistra, giusto per far meglio comprendere il clima della serata.Al 18 minuto punizione per gli inglesi su i cui sviluppi,Channon prende in pieno un palo a botta sicura.Il finale è tutto un fuoco d’artificio dei padroni di casa contro una Polonia ormai chiusa in difesa, rassegnata a rompere, a respingere alla meglio, con Tomaszewski impegnato in alcune uscite alla disperata da sembrare avventate quanto efficaci. Importante notare i 15 calcio d’angolo in favore dei padroni di casa.
Nella ripresa si ricomincia secondo lo stesso copione ma i polacchi sembrano più sereni, più sicuri dei loro mezzi, quasi spavaldi e infatti dopo soli 11 minuti passano con contropiede da manuale:lancio di Miusal sul lungolinea destro per Lato che supera facilmente Hunter, poi appoggio in mezzo per il sublime Domarski che controlla e insacca, il tutto a grande velocità.Ovviamente la reazione è quantomeno rabbiosa e perciò disorganizzata ma arriva in soccorso l’arbitro belga Loraux che fischia un rigore generosissimo per l’Inghilterra(leggerissima ostruzione).Al 17 è 1-1 a firma di Clarke. L’ultima mezz’ora è un susseguirsi pressochè continuo di salvataggi di Tomaszewski e due miracolosi salvataggi sulla linea dei giocatori dell’est a portiere battuto(Szymanowski e Bulzaki) con la Polonia che non disdegna ad affacciarsi seppur raramente nella metà campo inglese.La partita finisce cosi e subito cala un alone di sventura e rabbia sul mitico impianto d’oltremanica.Ovviamente Ramsey si dimetterà(forse il suo bonus da allenatore vincitore della Coppa del Mondo era scaduto già da un pò agli occhi della federazione) e inizierà un lento ricambio generazionale a discapito degli ex-campioni del mondo.
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