Le tre lezioni imparate da Tottenham-Lipsia 0-1

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Di Simone Dell’Uomo
Dominio Lipsia sulle macerie di un Tottenham oggi pieno di giovani ma soprattutto pregno, denso, drammaticamente rovinato da infortuni gravi e lunghi. Lipsia che porta a casa risultato al Tottenham Hotspur Stadium, tanto palleggio ma alla fine solo 1-0, bravo Mou a difendersi e portarsi a casa un risultato accettabile, ribaltabile, in pieno stile Spurs. D’altronde senza una delle copie d’attacco più forti del mondo, come Kane e Son, non è che si potesse fare troppo di più. Primo tempo a tinte tedesche: il Lipsia sfiora subito il gol in avvio, palo di Angelino dopo pochi secondi e diversi salvataggi sulla linea. Anche Werner sbaglia, Mou difende basso e si va all’intervallo a reti inviolate. Nella ripresa tradisce Davies, l’esperienza, e dal dischetto Werner batte Lloris. Lloris miracoloso su Schick che divora il gol qualificazione; nel finale più Tottenham, più Lo Celso, qualche occasione e palo su punizione. Esce Alli, involuto e arrabbiatissimo: prime frizioni con Mou? Finisce 1-0 per l’emergente forza tedesca e verdetti tutti rinviati alla gara di ritorno.
FORMAZIONI E TABELLINO
Tottenham 442: Lloris, Aurier Sanchez Alderweireld Davies, Gedson (64’Lamela) Winks Lo Celso Bergwijn, Lucas Alli (64′ Ndombele)
Lipsia 343: Gulacsi, Klostermann Ampadu Halstenberg, Mukiele (83’Forsberg) Sabitzer Angelino, Nkunku (74’Aidara) Schick (77’Poulsen) Werner.
Marcatori: 58′ rig Werner 
Il migliore Lo Celso Ottimo Lipsia e gran dimostrazione di padronanza e sicurezza, specialmente nel primo tempo. Un’ottima orchestra, difficile trovarne un migliore. Per questo premiamo l’asso argentino del Tottenham, autentico trascinatore tecnico dei suoi compagni: mai domo, giocate d’alta scuola, altresì sostanza e motorino da calciatore completo. Sfiora il gol su punizione e ispira pubblico e compagni, fino alla fine.
LE TRE LEZIONI IMPARATE
1 Il Lipsia rappresenta oggi una bella realtà, padroneggiante e palleggiante, ma occorreva chiudere la gara. Ricorda da lontano l’Ajax dello scorso anno, ai tempi di un altro livello.
2 Indipendentemente da Son e Kane, questo Tottenham è pieno di giovani. Che vanno attesi, aspettati, compresi. Lo Celso e Ndombele saranno top players assoluti, Bergwijn e Gedson ancora tutto da capire. Sembra passata una vita, da quel fantastico Tottenham di Poch, da quella fantastica cavalcata fino a Madrid 2019. E oggi Alli sembra involuto: senza Eriksen e Kane che servivano i suoi movimenti sembra assolutamente perso, nessuno serve più i suoi movimenti ma soprattutto non sa orchestrare o ispirare, non è mai stato semplicemente quello il suo ruolo.
3 La gara non è chiusa, tutt’altro. Anche perché quei pochi senatori che sono rimasti sono quelli di Amsterdam, Alderweireld e Lloris, pronti a spiegare come si rimonta un minimo passivo e interno e ancora, freddare tutto e tutti in trasferta. Bravo Mou ad accettare il piccolo passivo, verdetti tutti rinviati.