
Una stagione brillante, fortunata ma comunque brillante, conclusa con una qualificazione in Europa League. Può bastare questo per campare di rendita così a lungo?
A Newcastle si.
E’ il caso di Alan Pardew, un allenatore che sta polverizzando molti record negativi nel Tyneside. Ultimo in classifica con 2 punti, il Newcastle sta giocando un calcio pietoso, dando a più riprese la sensazione di non essere una squadra.
Ma il problema non è solo quest’anno. Pardew in tutto il 2014 i Magpies hanno collezionato 5 vittorie, 15 sconfitte e 3 pareggi, un rendimento che porterebbe dritti in Championship. Una sola vittoria ed un pareggio in trasferta dallo scorso Dicembre.
Senza considerare le umilianti eliminazioni nei primi turni di FA Cup, contro Stevenage, due volte il Brighton in due anni ed infine il Cardiff in casa. Tutte squadre di categorie inferiori, eccezion fatta per i gallesi.
Sabato scorso la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Al St Mary’s di Southampton, non esattamente il Real Madrid, la Toon Army è stata costretta ad “ammirare” un altro spettacolo raccapricciante, con la vittoria per 4-0 dei padroni di casa. Stesso risultato dello scorso anno, e stessa figuraccia.
Nonostante le speculazioni su un suo esonero, Pardew, resterà sicuramente in carica per la partita di Sabato in casa contro l’Hull City, ma non è detto che non gli venga concesso ulteriore tempo. Ma perchè?
Due sono i motivi principali. Il primo è che Mike Ashley ha pensato bene di condedergli un contratto di 8 anni, che scadrà nel 2020 e che lo costringerà a versare i soldi sul conto di due allenatori per altri 6 anni in caso di esonero.
Il secondo è che fondamentalmente l’attuale tecnico è uno Yes man, il che consente alla società di vendere chiunque in qualunque momento della stagione, e comprare poco e nulla per la maggior parte delle sessioni di mercato.
Ora però, sta diventando difficile difendere l’indifendibile. Anche perchè oltre ai risultati Pardew ci sta mettendo del suo. Una testata al centrocampista David Meyler gli è costata 7 giornate l’anno scorso, pochi mesi prima altra squalifica per aver spinto un guardalinee; ma soprattutto la lite con Ben Arfa, costretto alla partenza nonostante fosse palesemente il giocatore con più talento nella rosa.
Il tutto per vedere ora una squadra priva di fantasia, capace di perdere anche la maggior parte dei derby giocati sotto la sua gestione.
Possibile che basti davvero una buona stagione disputata tre anni fa? Riuscirà il Newcastle ad avere un allenatore con delle idee, prima che sia troppo tardi?
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