Adama Traoré ha conquistato il Wolverhampton

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Non tutti i lupi sono cattivi. Anzi, quello che c’è nella favola di Adama Traoré non lo è per nulla: è bastato davvero poco al giocatore spagnolo naturalizzato maliano per far innamorare il Wolverhampton e l’Europa intera che già fa a gara per poter mettere le mani sul suo cartellino la prossima estate.

Se la doppietta dello scorso ottobre nella vittoria contro il Manchester City poteva essere una piacevole casualità, la prestazione di altissimo profilo contro l’Aston Villa è la prova concreta che Traoré è finalmente pronto a sbocciare. Sarà la grinta dell’ex che ritrova la sua squadra a distanza di qualche tempo, ma nel 2-1 rifilato ai Villans è condensato tutto il talento di un giocatore destinato a lasciare il segno in questa Premier League.

E di certo non soltanto per la controversa vicenda che lo ha visto barcollare tra Spagna e Mali alla ricerca di una nazionale a cui dare il suo contributo nei tornei più importanti. In poche partite Traoré ha già dimostrato di poter crescere ancora di più, soprattutto nella gestione del gioco in area di rigore, una zona del campo in cui peccava di cinismo e compostezza. Ma il punto debole potrebbe essere presto soltanto un brutto ricordo: come testimoniato dai compagni in alcune interviste e dallo stesso allenatore Nuno Espirito Santo, lo spagnolo ha cominciato ad allenarsi con più intensità assieme allo staff tecnico del Wolverhampton che nell’ultimo anno ha supportato la sua crescita permettendogli di diventare il giocatore letale che è adesso.

In campo non sembra avere rivali, soprattutto tra le difese avversarie che faticano a trattenerlo sulla corsia di destra, il suo habitat naturale in cui riesce a esprimere al meglio tutte le sue caratteristiche. E come se non bastasse, anche i numeri giocano a suo favore: nella partita contro l’Aston Villa (una delle migliori fin qui in questa stagione), Traoré ha completato 13 dribbling su 17, una statistica curiosa per un giocatore come lui, non eccessivamente alto ma dal fisico comunque importante.

Roma, Napoli e Milan su tutte stanno già provando a corteggiare il gioiellino del Wolverhampton che però difficilmente cederà alla corte di qualche big in tempi brevi. I Wolves sono l’ambiente ideale in cui coltivare il suo talento e anche Traoré sembra essere pienamente a suo agio alla corte di Espirito Santo, un allenatore che sa come tirare fuori il meglio dai suoi giovani.