Che cosa ci faceva il direttore esecutivo dell’Arsenal in piena notte a casa di Arteta?

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Avanzano momenti davvero bui per l’Arsenal. La squadra allenata da Fredrik Ljungberg, infatti, vive un periodo davvero negativo in campionato, soltanto nona in classifica e fuori dalla zona calda dell’Europa, senza dimenticare ovviamente la sconfitta pesante subita in casa contro il Manchester City per 3-0. Un momento davvero complicato per i Gunners, che non riescono più a trovare la luce in fondo a un tunnel davvero infinito. E in mezzo a tutte queste difficoltà per club e tifosi, come agirà la società?

ARSENAL, ECCO IL BALLO DELL’ALLENATORE: E LJUNGBERG NON HA PIU’ TANTO TEMPO…

Come detto, la situazione attuale dell’Arsenal è ai limiti del sopportabile per un club così tanto glorioso. Ma cosa può succedere nelle prossime ore? La squadra, con una stagione sempre più in bilico, ha bisogno di una scossa e forse Ljungberg non ha più così tanto tempo; ma chi può prendere il suo posto, realisticamente? I nomi principali di cui si parla in queste ore sono quelli di Carlo Ancelotti, esonerato dal Napoli subito dopo aver ottenuto la qualificazione agli ottavi di Champions League, Patrick Vieira che allena attualmente il Nizza e Mikel Arteta Amatriain. Dello spagnolo, però, se ne parla in maniera più frequente, anche per quanto successo questa notte.

All’1:00 circa, infatti, il drettore esecutivo dei londinesi, Vinai Venkatesham, è stato visto mentre lasciava la casa dello stesso Arteta, poche ore dopo la sconfitta subita contro il Manchester City. Questo fa quindi pensare a un interesse importante dei Gunners per l’ex capitano dell’Arsenal, che ad oggi si occupa di fare l’assistente al Manchester City, al fianco di Pep Guardiola. Lo stesso tecnico dei Cityzens, peraltro, potrebbe opporsi, considerato che vorrebbe ancora con sè lo spagnolo. Insomma, tante indiscrezioni di mercato e una panchina, quella dei Gunners, sempre più bollente. ma nulla è stato ancora scritto e nemmeno firmato; certo è che, comunque, il posto di Ljungberg scricchiola sempre di più: la società ha fretta, almeno quanto i tifosi, e il tempo non è di certo dalla parte dello svedese. Come andrà a finire?

Di Christian Camberini