Il mondo del calcio sta vivendo l’emergenza dettata dal coronavirus nell’incertezza più assoluta. Dopo i risvolti importantissimi di ieri, con le comunicazioni ufficiali di Uefa, Federcalcio inglese e tedesca, il calcio in tutta Europa è stato praticamente sospeso, allineandosi con l’orientamento adottato dalla maggior parte degli altri sport nel mondo.
Se la Formula 1, dopo aver rinviato l’appuntamento di questo fine settimana in Australia, ha già comunicato che con ogni probabilità rimanderà l’esordio stagionale al mese di giugno, difficilmente le principali leghe calcistiche europee riusciranno a sostenere lo stesso programma per evidenti esigenze di calendario diverse rispetto a quello dei motori. La Serie A, ad esempio, ha ribadito che vorrà in ogni caso portare al termine il campionato, anche a costo di dover concludere nel mese di luglio ritardando l’avvio della stagione successiva.
In Inghilterra, invece, la tardiva decisione di sospendere la Premier League ha colto quasi impreparata la federazione. Al momento, difatti, tutte le competizioni sono state sospese sino al 4 aprile, ma appare irrealistico che questa previsione possa essere rispettata appieno. Come riportato quest’oggi dal Daily Mail, gli scenari futuri aprono ad un numero indefinito di ipotesi.
Ad esempio, è già stata formulata una proposta che sicuramente incontrerà non poche obiezioni in Inghilterra. Vale a dire, la chiusura anticipata della stagione decretando la vittoria del Liverpool in campionato e l’assegnazione delle coppe sulla base dell’ultima giornata disputata. Non vi sarebbero invece retrocessioni, mentre dalla seconda divisione inglese verrebbero promosse le prime due formazioni attualmente in classifica (Leeds e West Brom) per comporre un campionato a 22 squadre il prossimo anno.
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