C’era una volta l’Aston Villa. Il cub con sede nel quartiere di Aston della città di Birmingham appunto, ha scritto grandi pagine di storia del calcio in Inghilterra e non solo, dai successi raggiunti nel campionato britannico alla storica Coppa dei Campioni, attuale Champions League, divenendo così non solo una delle squadre più antiche, ma anche fra le più vincenti di tutta la Gran Bretagna. Una storia favolosa, che sembra racchiudere tutti i sogni e le ambizioni di questo meraviglioso club.
Ma purtroppo la favola finisce, dando spazio ad una brusca realtà. Oggi l’Aston Villa non è affatto ciò che la storia racconta, il club britannico è in piena zona retrocessione e, dettaglio non trascurabile, nel match di Premier League disputato eri contro il Manchester City, ha regalato ai propri tifosi uno spettacolo a dir poco terrificante, più simile ad un incubo: i Cityzens infatti hanno spazzato via i Villans 1-6, grazie alla doppietta di Riyad Mahrez, la tripletta di Sergio Agüero e una rete di Gabriel Jesus. A nulla serve la rete nel finale di Anwar El Ghazi, niente può il calore del pubblico, sempre e comunque presente al Villa Park.
Perché oggi i Villans sono una squadra senza anima, cuore e colori. E, in questa situazione e con questo atteggiamento, la retrocessione è molto più di un’ombra minacciosa. Perché è giusto ricordare i bei tempi andati, ma restare attaccati al passato non fa mai bene a nessuno. Nemmeno all’Aston Villa.
Di Christian Camberini
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