Il ruolo del portiere è da sempre uno dei più complicati e delicati del mondo del calcio, paradossalmente è il più denigrato e molti ne sottovalutano l’importanza. In realtà un errore del portiere può essere fatale per la squadra e determinare l’esito della gara, gli stessi vengono bersagliati dalle critiche al minimo sbaglio e sono abbandonati al proprio destino sotto gli occhi dello stadio. Questi eroi solitari devono essere in grado di impregnare di personalità tutti i propri compagni e devono possedere rare doti: un’elevata dose di coraggio, fiducia in sé stessi e determinazione in primis, affiancate da un’ottima capacità di concentrazione e un innato senso istintivo.Tutte queste caratteristiche descrivono la figura dell’ “ultimo ostacolo”; di seguito parleremo di coloro che hanno saputo interpretare al meglio questo ruolo e hanno difeso i pali dei più prestigiosi club inglesi.
Negli ultimi dieci anni spiccano diversi nomi di estremi difensori noti per avere compiuto salvataggi miracolosi:
- PETER CECH: Il più anziano della lista è Peter Cech, classe 1982, protagonista di una carriera ventennale terminata solamente da una stagione in maglia Gunners. Partito dalla Repubblica Ceca, approda al Rennes dove vi rimane per due anni ma è con un’altra squadra di Londra che si afferma, è al Chelsea che esplode e a Stamford Bridge, che si trasforma nella sua dimora per più di un decennio, si toglie le maggiori soddisfazioni conquistando 4 volte la Premier League, 2 Community Shield e altrettante Fa Cup e Coppe di Lega. L’apice della sua carriera è datato 19 maggio 2012, i Blues battono il Bayern Monaco e si laureano campioni d’Europa, il ceco para anche due rigori: uno a Robben nei supplementari e il secondo a Olic nella lotteria finale. I suoi successi pongono in secondo piano i momenti più difficili dei suoi anni da portiere, un evento drammatico accaduto il 14 ottobre del 2006 segna in ogni caso la sua vita: Stephen Hunt in forza al Reading non si trattiene e nel tentativo di arrivare sul pallone lo colpisce alla testa, lasciandolo a terra privo di sensi. Tre mesi più tardi Peter Cech ritorna in campo e da quel momento in poi continuò ad indossare un caschetto nero protettivo con l’intento di limitare i danni al cranio fratturato, quest’oggetto diventa il suo marchio distintivo. Il casco seppur di maggiori dimensioni, non lo abbandona ancora oggi, Peter Cech non ne vuole proprio sapere di lasciare i pali, dal 2019 difende la porta di una squadra inglese in veste di giocatore di hockey su ghiaccio.
2. PEPE REINA: Pepe Reina è della stessa annata di Cech, i due sono rivali e i due migliori portieri della Premier League in quelle annate. Lo spagnolo a differenza del ceco vince un mondiale nel 2010 e dal 2007 diventa titolare inamovibile dimostrandosi degno successore di Jerzy Dudek al Liverpool. Reina proviene dalla cantera del Barcellona dove non trova spazio ed è ad Anfield che entra nel cuore dei tifosi, nel club nel quale ha militato a lungo e che gli permette di diventare protagonista assoluto ottenendo il titolo di miglior numero uno di sempre in Premier League, a premiarlo sono state le 134 “cleen sheets” ottenute in 8 stagioni. Nel 2015 diventa capitano del Napoli confermandosi un giocatore strepitoso e leader formidabile anche fuori dal campo, dallo scorso gennaio è ritornato in Inghilterra per difendere i pali dei Villains.
3. ALISSON BECKER: Il portiere brasiliano è esploso tardi ed è considerato uno dei migliori portieri in attività. Nonostante l’elevata statura è molto agile e reattivo ed è particolarmente bravo nell’utilizzare i piedi e far partire rapidamente l’azione dal fondo, viene infatti paragonato da molti a Julio Cesar. Si affaccia all’Europa nel 2016 per indossare la maglia giallorossa della Roma a 26 anni, nella sua prima stagione in Italia è la riserva di Wojciech Szczęsny, anch’egli alquanto fondamentale in Inghilterra tra le fila dei Gunners dal 2010 al 2015. Alisson viene utilizzato come titolare nelle gare di Europa League ma non esordisce mai in campionato, durante l’arco della stagione successiva rimpiazza il polacco e si dimostra decisivo per il raggiungimento delle semifinali di Champions League. Nel 2018 viene ceduto a titolo definitivo al Liverpool in cambio di 62,5 milioni. Alla sua prima annata con i Reds vince la Champions League contro il Tottenham e il mondiale per club e con la nazionale brasiliana gioca il mondiale russo del 2018 e vince nel 2019 una Coppa America. Viene nominato miglior portiere dell’anno ed è sicuramente anche merito suo se il Liverpool è imbattuto da 43 partite in Premier League.
4. DAVID DE GEA: E’ considerato tutt’ora uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, l’estremo difensore spagnolo debutta nel 2009 in Champions League con la maglia dell’Atletico Madrid e a tempo record prende il posto di Sergio Asenjo, incomincia a far parlare di sé a soli 20 anni quando nella Supercoppa Europea del 2010 vinta dai Colchoneros para un rigore a Diego Milito. Nell’estate successiva sbarca a Manchester, sponda United, ma nel mese di dicembre, a seguito di diversi errori che hanno inciso sulla squadra facendole perdere punti, perde il posto da titolare a favore di Anders Lindegaard. Il portiere danese si infortunia poco dopo e De Gea torna ad essere protagonista in positivo, vince la Premier League nel 2013, numerose coppe inglesi e una Europa League nel 2017. Le sue prestazioni sono continuamente in ascesa, 9 stagioni passate ad Old Trafford e un contratto quinquennale record da 108 milioni di euro appena firmato che lo legherà ai Red Devils praticamente a vita.
5. HUGO LLORIS: Risiede in Inghilterra da oltre 8 anni, il nord di Londra è casa sua. Dal 2012 è il portiere titolare del Tottenham, dopo essersi fatto conoscere in Francia a difesa della porta dell’Olympique di Lione. E’ un portiere reattivo tra i pali e molto sicuro nelle uscite e oltre ad essere diventato capitano indiscusso degli Spurs, indossa la fascia anche in nazionale francese della quale è divenuto un pilastro; ha giocato con i transalpini due campionati europei e tre mondiali, l’ultimo dei quali nel 2018 vinto in finale contro la Croazia per 4-2. Hugo Lloris viene considerato il settimo portiere migliore al mondo dall’IFFHS.
6. THIBAUT COURTOIS: Il colosso belga è dotato di grandi riflessi ed è abile principalmente nelle uscite alte, sfiora infatti i 2 metri di altezza. Dall’IFFHS e dalla FIFA è stato nominato miglior portiere al mondo nel 2018, in Premier League è di passaggio, è con le maglie delle due squadre più importanti di Madrid che fa vedere grandi cose, al momento è da due stagioni al Real Madrid. Nel 2014 prende il posto dell’instancabile Peter Cech, si dimostra all’altezza di tale ruolo e aggiunge alla sua bacheca numerosi trofei; al primo colpo è campione d’Inghilterra, per poi ripetersi due stagioni successive. Viene subito amato dai tifosi dei Blues, il belga è in grado infatti di non far rimpiangere l’ormai ex portiere ceco e con il Chelsea vive momenti memorabili ma subisce anch’egli un grave infortunio al ginocchio nel 2015 che lo costringe a rimanere lontano dai campi quattro mesi.
- JOE HART: E’ sparito dai radar del panorama calcistico internazionale e la sua carriera ha intrapreso una parabola discendente da qualche anno, per la precisione da quando Guardiola nel 2016 ha dato l’ok ad una sua cessione. Fino a quel momento Joe Hart aveva sempre impressionato conquistandosi il Manchester City e la nazionale inglese a suon di parate e giocando sei stagioni da favola impreziosite dalla presenza agli Europei del 2012 e ai Mondiali del 2014. Al campionato europeo del 2016, un suo errore condanna gli inglesi all’eliminazione con l’Islanda, il suo rendimento viene condannato duramente dai tabloid d’oltremanica. In questa stagione è finito in fondo alle gerarchie del coach del Burnley Sean Dyche, Joe Hart ha ammesso come sia frustrante fare il secondo portiere.
In questa classifica vanno ricordati anche portieri che hanno scritto pagine di storia del calcio inglese e che hanno fatto gran parte delle loro apparizioni a cavallo tra il primo decennio del ventunesimo secolo e i primi anni del 2010, ci vengono alla mente Mark Schwarzer, miglior portiere del calcio australiano di tutti i tempi, quasi 1000 presenze tra i professionisti e due finali di Europa League disputate, rispettivamente con il Middlesbrough nel 2006 e con il Fulham nel 2010. Altrettanto importanti sono gli americani Tim Howard, ex stella dell’Everton e Brad Friedel, lo spagnolo Manuel Almunia e l’irlandese Shay Given.
Da un breve lasso di tempo, sono invece emersi alcuni nomi dalle prospettive sicuramente interessanti, stiamo parlando di Ederson, stella del Manchester City e vice Alisson nel Brasile, Kepa Arrizabalaga, estremo difensore più pagato di sempre, costato la modica cifra di 80 milioni a Roman Abramovic e Jordan Pickford, indossa la casacca dell’Everton e quella dei Three Lions, lanciato da Southgate diviene titolare a scapito di Hart partecipando ai Mondiali 2018.
Luca Marcat
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