E’ quasi impossibile immaginare Paul Scholes giocatore con una maglia diversa dal Manchester United. 718 presenze, 155 gol e una marea di titoli vinti con i Red Devils. Un legame indissolubile che l’ex centrocampista inglese ha ricordato concedendosi ai microfoni della BBC: “Ho giocato con la squadra che ho sempre tifato sin da quando ero bambino, sono nato e cresciuto a Manchester, vincevamo trofei di continuo. Se il tecnico mi avesse detto che non aveva più bisogno di me sarei andato via, se un grande club all’estero mi avesse voluto. Ma non c’è mai stato bisogno di chiedermi se andare al Barcellona, al Real Madrid o al Milan, perché ero già nel miglior club al mondo. Non abbiamo vinto tante Champions League, ma avremmo dovuto. Eravamo forti esattamente come quelle grandi squadre, se non di più”.
Scholes rivela di aver avuto poche offerte in carriera, tra queste una in particolare dalla Serie A: “Non ho mai saputo di nessuna squadra che abbia fatto offerte per me. Ho ricevuto solo un’unica telefonata da un agente, l’ex procuratore di Bryan Robson, mentre si giocava Euro2000. Mi ha chiesto se fossi stato interessato ad andare all’Inter, ma è stata l’unica chiamata che io abbia mai ricevuto nella mia carriera. Non ne ho più saputo nulla e anche Ferguson non mi ha mai detto niente al riguardo”.
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