Le tre cose che abbiamo imparato da Tottenham – Chelsea 0-2

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Photo by Getty Images

di Simone Dell’Uomo

Contro ogni pronostico il Chelsea sbanca clamorosamente e meritatamente il Tottenham Hotspur Stadium, riscatta le ultime sconfitte, riparte e fortifica il quarto posto. Delirio Blues nel nord di Londra, decisiva la doppietta dell’incubo degli Spurs, Willian. Un Willian che delizia gli appassionati di Premier con un destro a giro dopo pochi minuti. Tottenham che non riesce a reagire, dominato sorprendentemente da un super Chelsea, che ha saputo orgogliosamente scavare in se stesso per ribaltare i pronostici. Primo tempo meraviglioso dei Blues, raddoppio che arriva nel finale: scemenza di Gazzaniga, Var, rigore, ancora William. 0-2, punteggio che incanala la gara. Nella ripresa ci si aspetta la reazione dei padroni di casa: entra Eriksen, ombra di se stesso, non cambia la sostanza. Poi ci pensa Var e Rudiger a chiudere la gara: espulso Son, assistenza arbitrale ingannata dalla sceneggiata del tedesco. Orgoglio Tottenham nel finale ma non basta: sussulto Chelsea, la Premier è questa, mai dare nulla per scontato.

FORMAZIONI E TABELLINO

Tottenham 4231: Gazzaniga, Aurier Sanchez Alderweireld Vertonghen (74’Rose), Dier (46′ Dier) Sissoko, Lucas (84′ Ndombele) Alli Son, Kane

Chelsea 3421: Kepa, Rudiger Tomori Zouma, Azpilicueta (80′ James) Kante Kovacic (68’Jorginho) Alonso, Willian Mount, Abraham (80’Batshuay).

Marcatori: 12′ 45′ Willian. Espulsi: 66′ Son.

I migliori Willian e Kante. Straordinaria doppietta decisiva del primo, che appena vede Tottenham trova stimoli per dimostrare ancora di essere un top player assoluto. S’è calato bene nella nuova realtà dei giovani Blues, trascinatore tecnico, artista e giocate a tutto campo. Dai suoi piedi partono i movimenti dei compagni, dai polmoni di Kante invece la resistenza dei Blues: un turbo, solito fenomeno, sempre al posto giusto al momento giusto. Inimitabile.

LE TRE LEZIONI APPRESE

A) La Premier è la Premier. La bellezza di un campionato assolutamente impronosticabile, non a caso uno dei prodotti di marketing più esportati in tutto il Mondo. Nulla è scontato, sorprese costantemente dietro l’angolo. Dicembre trionfante per il Tottenham, deludente per i Blues. Mourinho sentiva l’odore del sangue, invece l’allievo Frankie ha superato il maestro, ancora una volta.

B) Difesa a 3 is the way per il Chelsea. Avvolgente, coperto, equilibrato. Equilibrato e vincente, ma necessari i leader, i vecchi senatori: decisivi per reparto Rudiger, Kante e Willian. Lampard deve ripartire da stasera, la notte più importante della sua carriera da manager dei Blues. Coi senatori anche i più giovani s’esprimono nettamente meglio: Mason Mount prospetto meraviglioso.

C) Il Tottenham non è guarito. Caro Jose, non basta mentalità vincente. Intensità la chiave del calcio moderno, e oggi gli Spurs hanno completamente steccato. Ma serve soprattutto qualità: Eriksen ombra di se stesso, prima si chiuderà questa parentesi meglio sarà per tutti. Ma non puoi presentarti con Dier, Sissoko dietro Alli, soprattutto in casa: nessuno imposta, tecnicamente il vuoto assoluto. E così il Chelsea ha potuto fare la voce grossa: ha domato e dominato l’avversario, in lungo e largo.

Simone Dell’Uomo