Everton-Chelsea 2-0, pagelle e tabellino. Orgoglio Toffee, Sarri crolla sul più bello

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Sul più bello, proprio quando sembravano finalmente si fossero aperte le porte del paradiso Champions, il Chelsea crolla a Goodison Park, fallendo ancora la prova del 9, sconfitto dall’Everton che risorge e batte 2-0 i Blues. Decidono nella ripresa le reti di Richarlison e Sigurdsson. 

Dopo un bel primo tempo giocato dal Chelsea, spavaldo e frizzante soprattutto nei primi 15 minuti che vedono importanti folate offensive ed un palo colpito da Eden Hazard, i Blues si specchiano troppo e mostrano poca determinazione. Errore gravissimo da non commettere su campi come questi. Già, perchè l’Everton mostra finalmente orgoglio e attaccamento al suo allenatore, quel Marco Silva in difficoltà dopo le ultime cocenti sconfitte. Nella ripresa i Toffees mostrano tutt’altra pasta e con carattere uccidono sotto il Chelsea: Richarlison prima sblocca da pochi passi, poi conquista il rigore del 2-0, che Sigurdsson si fa respingere da Kepa prima di raccogliere e ribadire in rete la respinta. Chelsea completamente annientato dal furore agonistico espresso dai Toffees, spinti da un pubblico che ha mostrato affetto e vicinanza al progetto tecnico di Marco Silva. Nemmeno i fisici ingressi di Giroud e Odoi cambiano le carte in tavola: Sarri si sbraccia, si sgola, mastica amaro e fallisce l’ennesima prova del nove, dopo un filotto più che positivo. Una discontinuità cronica che potrebbe costar la panchina dell’allenatore toscano al termine della stagione.

BILANCIO La corsa Champions resta aperta più che mai, col Tottenham risucchiato e 4 squadre in 4 punti. Ma se il Chelsea continua a deludere sul più bello, sarè difficilissimo superare gli avversari. Tottenham 61, Arsenal 60, United 59 e Chelsea 57.

Per l’Everton una vittoria scaccia-crisi, un urlo liberatorio del popolo blue del Mersey. Età media giovanissima, un football ambizioso e risultati estremamente negativi avevano minato certezze e posizione di Silva. Il successo di stasera è fondamentale per ripartire, arrivare tranquilli a fine campionato a metà classifica e costruire qualcosa di importante il prossimo anno.

 

PAGELLE E TABELLINO

EVERTON 4-2-3-1: Pickford 6, Coleman 6.5 Keane 6.5 Mina 6.5 Digne 7, Gomes 7(68′ Schneiderlin) Gueye 6.5, Richarlison 7 Sigurdsson 7.5(86′ Davies) Bernard 6 (78′ Walcott), Calvert-Lewin 6

Il migliore Sigurdsson 7.5 Classe, esperienza e personalità. Autentico faro dell’Everton, ormai da due anni. Se i suoi compagni sono spesso discontinui o tatticamente discutibili, resta lui la garanzia, il 10 sempre presente tra le linee. Intelligenza e filtranti. Classe e visione. Sulle rive del Mersey è maturato definitivamente, una sicurezza per i suoi colleghi più giovani. No, non è esattamente il migliore dei rigoristi, ma non fa niente: Gilfy è la luce.

I peggiori? Everton perfetto stasera, sarebbe ingeroso andare alla ricerca di peggiori in campo, ma va per onor di cronaca sottolineato che ha brillato di meno. Se va premiata la linea difensiva con un Digne tornato in forma smagliante (non scopriamo certamente oggi l’astuzia dei suoi cross taglienti), così come un Andrè Gomes sontuoso bravissimo finalmente ad applicare la qualità iberica alla fisicità richiesta dal calcio oltremanica, meno bene Bernard e Calvert-Lewin. I movimenti del brasiliano mettono sì in difficoltà Azpilicueta, ma poteva far molto di più, molto di più, un talento troppo spesso estresso a intermittenza. Bene il sacrificio del giovane centravanti blues, ma l’impressione è che a questa squadra continua a mancare un bomber vero, un bomber che la fantasia dei trequartisti meriterebbe: Lewin sembra ancora troppo acerbo.

CHELSEA 4-3-3: Kepa 5.5, Azpilicueta 5.5 Rudiger 6 Luiz 6 Alonso 5, Kante 6.5 Jorginho 5.5 (74′ Hudson Odoi 5.5) Barkley 5.5 (65′ Loftus-Cheek 5.5), Pedro 6 Higuain 5 (85′ Giroud 5.5) Hazard 5.5

Il migliore Kante 6.5 Motorino puro, non molla mai. Garanzia di una squadra che fatica ad assorbire Jorginho. Con un playmaker così basso servono 4 polmoni, sono tutti i suoi. Costante spina nel fianco della difesa avversaria nel primo tempo.

Il peggiore Higuain 5 Delude, delude parecchio. I suoi compagni lo cercano poco, lui si fa vedere ancor meno: sbraccia e sbuffa. Amaramente, Diego Costa resta un lontano ricordo. Così non va, anche il suo mentore lo boccia: Sarri sceglie il cambio e lo fa fuori al minuto 65. Uno dei migliori a fraseggiare coi compagni (anche se oggi l’ha fatto veder pochissimo), ma la Premier necessita di altri ritmi e ben altra condizione fisica. Costa è un lontano dolce e amaro ricordo. Malissimo anche Marcos Alonso: fallo da rigore e poco da determinazione.