Che fine ha fatto Milan Baros? I successi con il Liverpool e poi…

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Eccoci tornati con la nostra rubrica settimanale ‘che fine ha fatto’ che ci accompagnerà ogni martedì con giocatori di cui si sono perse le tracce negli anni ma, comunque, nel bene o nel male, hanno fatto parte del meraviglioso mondo della Premier League. oggi andremo alla ricerca di Milan Baros.

Nato a Valasske Mezirici in Repubblica Ceca il 28 ottobre 1981, Milan Baros ha avuto davvero una carriera prolifica, soprattutto in Inghilterra; scopriamola insieme.

Il talentuoso ceco compie i primi passi della sua storia da calciatore professionista nel 1987, entrando nelle giovanili del Vigantice, fino al 1991, quando passa al Roznov pod Radhostem nel 1991. Qui però rimarrà solo per due stagioni, e nel 1993 si trasferisce al Banik Ostrava. Dopo 5 stagioni passate nelle giovanili del club, nel 1998 viene spostato in prima squadra, nella quale rimarrà fino al 2001 e arriverà a segnare anche le prime reti della propria carriera.

L’8 agosto del 2001 passa al Liverpool per circa 5 milioni di euro e firma un contratto quadriennale, anche se si trasferirà in Gran Bretagna solo a dicembre di quell’anno. Il debutto con la maglia dei Reds avviene il 13 marzo 2002 contro il Barcelllona in Champions League e sarà la sua ultima presenza stagionale, anche a causa di un infortunio. Nelle stagioni a seguire, però, è un’altra storia: il 14 settembre 2002, all’esordio in campionato Baros realizza una doppietta contro il Bolton, un’altra contro il West Bromwich e altri due gol arriveranno fra Football League Cup e Champions League. In quella stessa stagione, il 2002-2003, il talento ceco segna ben 12 reti e si dimostra uno dei migliori prospetti per il Liverpool del futuro. La stagione successiva doveva essere, per lui, quella della consacrazione con il club inglese ma un infortunio alla caviglia, avuto nel corso di un match contro il Blackburn, lo terrà lontano dai campi di gioco per ben 5 mesi. Successivamente, nella stagione 2004-2005, arriva sulla panchina dei Reds Rafa Benitez, che inizia ad utilizzare decisamente meno lo stesso Baros; nonostante ciò, proprio il Liverpool conquisterà la Champions League nel 2005 con l’attaccante ceco assoluto protagonista. Purtroppo però per la scelta tecnica del tecnico spagnolo, lascerà i campioni d’Europa, dopo 107 prezenze e 27 reti messe a segno. Destinazione? Aston Villa.

Il 23 agosto 2005, proprio con il club di Birmingham, firma un contratto quadriennale. Con i Villans non delude affatto le aspettative e dal 2005 al 2007 sigla ben 14 marcature in 51 partite disputate.

Il 22 gennaio 2007 passa in Francia al Lione, in un’avventura che però dura poco tra gesti antisportivi (accusato di essersi tappato il naso mentre al suo fianco passava Stèphane M’Bia, calciatore camerunese) e patente ritirata (venne fermato dalle autorità poiché viaggiava tra Lione e Ginevra a 271 km/h, velocità mai raggiunta da nessuno. A Baroš fu ritirata la patente,costringendolo a tornare a Lione in taxi), e così tornò in Inghilterra in prestito, dove con il Portsmouth riuscì a conquistare la FA Cup e si rese anche protagonista nel corso della competizione.

Il 28 agosto 2008 passa al Galatasaray, dove ritrova Harry Kewell, suo compagno di squadra ai tempi del Liverpool. Nell’esperienza con i turchi mette a segno addirittura 60 reti in quattro stagioni. Il 13 febbraio 2013 l’agente di Baros dichiara che il giocatore ha lasciato il club turco tramite una rescissione consensuale del contratto, per non aver giocato nemmeno una partita in seguito agli arrivi di Umut Bulut e Burak Yılmaz. Dopo l’esperienza con il Galatasaray, però, Baros cambia diverse squadre dalla sua ex, il Banik Ostrava fino allo Slovan Liberec, ma di fatto allontanandosi dall’Europa che conta. Di lui rimarrà comunque un ricordo piacevole quanto indimenticabile per i tifosi del Liverpool!

CHE FINE HA FATTO MILAN BAROS?

Che fine ha fatto Milan Baros? L’ex attaccante di Liverpool e Aston Villa è tuttora in attività e oggi gioca nella squadra che lo ha lanciato, il Banik Ostrava. Una carriera a cui non sembra voler dare fine, fra l’ambizione di voler continuare e tanta volontà di mostrare le proprie capacità ancora a lungo.