A distanza di 11 anni dalla morte di Michael Jackson, ribattezzato come il Re del Pop, si fa ancora fatica a credere come quest’ultimo fosse in parte legato al Fulham; esiste però una storia, nota a pochi, che ne spiega i motivi e le conseguenze dell’associazione della già citata star mondiale al club dell’Ovest di Londra.
Tutto ebbe inizio il 10 Aprile 1999 quando l’allora celebre proprietario della società, Mohammed Al Fayed invitò la star statunitense ad assistere alla partita che vide opporsi ai Cottagers, il Wigan in un Craven Cottage gremito che avrebbe poche ore più tardi, dopo la netta vittoria per 2-0, festeggiato la promozione in First Division, l’attuale Championship. Su spinta di Al Fayed, Michael Jackson fu convinto a visitare gli spogliatoi dopo il trionfo della squadra e cosa ancora più importante, sorprese la folla locale scendendo in campo a fare un giro d’onore raccogliendo l’ovazione incredula dei presenti, tant’è che gli stessi calciatori e supporters stentavano a credere si fosse presentato di persona e al momento lo scambiarono per uno dei tanti sosia. Qualche giorno più tardi venne tutto confermato dai tabloid britannici che sottolinearono come questa fu la prima partita di calcio a cui il cantante di fama internazionale assistette e possiamo aggiungere noi che questa fu anche l’ultima.
La svolta significativa accadde poco dopo la sua morte avvenuta nel giugno del 2009, quando il presidente dei Cottagers, estremamente grato per l’invito accettato in passato, volle ricordare Michael Jackson commissionando una statua in sua memoria da collocare all’interno di Harrods, i famosi grandi magazzini di Londra peraltro di sua proprietà. Un anno più tardi, vengono venduti per la modica cifra di 1,5 miliardi di sterline e allora Al Fayed decise che Craven Cottage sarebbe diventato la migliore alternativa per il tributo; la statua venne posizionata all’esterno dell’impianto alle spalle della Hammersmith Stand, e a pochi passi dalle rive del Tamigi.
La statua venne mostrata al pubblico per la prima volta nell’Aprile 2011, e nonostante le numerose critiche ricevute dai tifosi del Fulham che non ritenevano opportuno glorificarlo fino a tal punto e da esperti di arte, Mohammed Al Fayed ebbe la meglio, dichiarando come Michael Jackson fosse stato unico nel suo genere e un uomo inimitabile con il quale condivise molti ricordi. Il patron disse di voler ricordare il miglior performer del mondo, e nei pressi del suo tributo avrebbero presenziato i migliori tifosi del mondo, quelli dei Cottagers; replicò inoltre con una vena critica “Se a qualcuno la statua di Michael non va bene, può sempre diventare sostenitore del Chelsea…”
In seguito al cambio di proprietà nel 2013, venne rimossa generando la rabbia di Al Fayed, che sostenne che la statua posta all’esterno dello stadio portasse fortuna e che la sua rimozione si sarebbe trasformata in una maledizione. Detto, fatto: le sue dichiarazioni si rivelarono in parte fondate, il Fulham retrocesse subito in Championship e riconquistò la Premier League soltanto nel 2018 per poi nella stagione successiva, retrocedere di nuovo. Solamente il tempo ci dirà se tale previsione potrà essere confermata, nel frattempo i Whites faticano a trovare una continuità di successi, e chissà se ci sia proprio lo zampino di Michael Jackson…
Luca Marcat
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