Le tre cose che abbiamo imparato da Southampton-Tottenham 1-1

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di Simone Dell’Uomo

Un altro replay. L’ennesimo, per Jose Mourinho. Per un Tottenham che tra mille difficoltà non molla la FA Cup. Sorteggio complicato, gara naturalmente come da pronostici complicatissima per il Tottenham, soprattutto per questo Tottenham, già sulla Manica aveva perso malissimo a Capodanno. Buon primo tempo dei Saints, ma sono gli Spurs ad andare più vicini al vantaggio: Lucas e Son non castigano, Lo Celso sì, ma il Var annulla per fuorigioco. Nella ripresa più Saints, dominio totale, occasioni sfiorate e lacune difensive imbarazzanti per gli Spurs. Spurs che però castigano in ripartenza con Son, poi chiamati a difendere palesano sempre le stesse enormi difficoltà e dopo diverse prove generali i Saints sigillano pari e replay con Boufal. Finisce così, appuntamento al Tottenham Hotspur Stadium.

FORMAZIONI E TABELLINO

Saints 442: Gunn, Danso (71’Boufal) Stephens Bednarek Bertrand, Armstrong (Djenepo) Word-Prowse Hoejbjerg Redmond, Obafemi (74’Adams) Ings.

Spurs 4231: Lloris, Aurier Alderweireld Sanchez Tanganga, Gedson (56’Lamela) Winks, Lo Celso Alli (84’Dier) Son, Lucas.

Marcatori: 58’Son, 87’Boufal. 

Il migliore Gunn Non brilla nessuno, nonostante vanno considerati eccelsi gli ingressi di Lamela e Boufal, uno per parte. Premiamo un portiere che gioca bene, quello dei Saints, oggi super Gunn, parate splendide e riflessi importanti, in momenti chiave di gara. Nel primo tempo miracoloso su Lucas.

LE TRE LEZIONI IMPARATE 

1 Fosse solo quello del gol il problema del Tottenham. Ormai i suoi sostenitori si mettessero l’anima in pace, aveva ragione Mauricio Pochettino, il Tottenham è cambiato, adesso è tutto un altro ciclo. Eriksen nemmeno convocato, tra lunedì e martedì sbarcherà a Milano, definitivamente chiuso un capitolo meraviglioso di una squadra che dopo tanti anni di progetto arrivò in finale di Champions. Sembra passata una vita, davvero. Sarà Mourinho l’uomo giusto per ricostruire? Ripartire e far crescere i giovani non è mai stato il suo forte, ma avrà tutto il tempo che vorrà.

2 Una squadra giovane, tutt’altro che forte fisicamente, forse veloce, ma totalmente inesperta, con meccanismi ancor tutti da oliare. Winks davanti la difesa, Fernandes giovani e leggerino, Lo Celso che pure deve ancora definitivamente atterrare nel mondo Premier. E Mou è stato chiaro, già post Norwich: “Sappiamo attaccare, quando andiamo avanti dobbiamo raddoppiare, altrimenti subiamo goal”. Dichiarazioni forti per lo Special One, da sempre particolarmente attento ad equilibri e fase difensiva. Il centrocampo, senza Ndombele, Sissoko e l’ormai antico ricordo di Dembelè, fa pochissimo filtro. E Mou, folle, invece di difendere spinge per il raddoppio, stavolta negando i suoi principi. Da capire, ma lasciamolo lavorare..

3 I Saints sono in salute. Ormai noto. Due mesi e mezzo straordinari, merito di una società che ha saputo credere in Hasenhuttl anche dopo lo 0-9 col Leicester. Ammazza grandi e vittorie prestigiose, su tutte quelle proprio su Spurs e Chelsea. 442, ritmo frizzante, idee chiare e freschezza mentale. Certe volte concede un pochino troppo per vie centrali, certe volte la mediana a 2 non può far filtro a dovere, certe volte come oggi si fa sentire l’assenza di Vestergaard… ma questa è una solida realtà. E si salverà, alla grandissima.