Parole durissime quelle di Wayne Rooney rivolte alla Premier League, rispetto all’atteggiamento tardivo e irresponsabile di fronte al Coronavirus. L’ex attaccante del Manchester United, ora al Derby County, ha scritto il suo primo articolo per il Times e ci è andato giù pesante, criticando il mancato stop immediato della Premier League; vediamo un estratto delle sue parole: “Dopo l’assemblea straordinaria finalmente è stata presa la scelta giusta; fino ad allora sembrava quasi che i calciatori in Inghilterra fossero trattati come cavie. Il resto dello sport si stava fermando, mentre a noi veniva detto di continuare; io e miei compagni, lo scorso giovedì, ci siamo allenati aspettando il discorso di Boris Johnson”.
In un primo momento il primo ministro britannico aveva indetto la chiusura delle scuole, rinviando invece ogni decisione sullo sport. “Se qualcuno dei miei familiari fosse stato infettato da me, perché dovevo giocare, e si fosse ammalato seriamente, avrei pensato di non giocare mai più; non avrei mai perdonato le autorità. Io sono solo un giocatore ma scommetto che molti la pensano come me” ha continuato l’ex giocatore del Manchester United. Alla fine, comunque, Rooney si è detto sollevato della decisione di sospendere tutto: “Per fortuna il calcio ha fatto la scelta giusta alla fine, abbiamo dovuto sospendere la stagione. Alcune persone non saranno felici ma in questo il calcio deve essere messo in secondo piano; è uno sport, solo uno sport”.
di Gaetano Romano
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